Arriva la festa di Halloween, ed anche in Italia vedremo zucche alle finestre e strade piene di bambini (vestiti da streghe stregoni, scheletri e mostri) bussare alle porte dei vicini e chiedere “Dolcetto o scherzetto?” Sembra essere una tradizione consolidata eppure sono solo pochi anni che quest’usanza è stata importata dalla cultura americana ed anglo-sassone in generale, dove è molto radicata. Per certi versi, potremmo assimilare Halloween al nostro Carnevale, seppure orientato decisamente verso l’aspetto più oscuro, soprannaturale, della realtà. Ed è proprio per questo che i giovanissimi adorano di tale festività che offre un’ottima occasione per sfogare e trasformare in gioco tutte le paure più o meno coscienti che ribollono nelle profondità della mente.
Le origini di questa festa risalgono all’epoca in cui le isole britanniche erano dominate dalla cultura celtica, prima che l’Europa cadesse sotto il dominio di Roma. L’anno nuovo, allora, cominciava con il 1° novembre, quando i lavori nei campi erano conclusi ed i contadini potevano rilassarsi e godersi i doni che gli dei avevano loro concesso. In tale data, quindi, tutte le divinità pagane venivano evocate a titolo di ringraziamento ed auspicio per l’anno entrante; le porte delle dimensioni ultraterrene erano considerate aperte, per quella notte, e gli spiriti erano liberi di vagare sulla terra e divertirsi con gli uomini.
L’aspetto di festa gioiosa non dispiacque alla Chiesa, che si impadronì della ricorrenza per celebrare tutti i santi del Cristianesimo: ecco allora nascere il nostro giorno di Ognissanti.
Il perché la zucca sia oggi simbolo di Halloween è contenuto nella storia di un fabbro irlandese, Jack, che, scacciato dall’inferno e dal paradiso, vagò in attesa del giorno del giudizio con una piccola lanterna per farsi strada, simbolo delle anime errabonde.
Numerosi i party organizzati nei locali e nelle piazze delle città italiane, mentre su internet impazzano i suggerimenti per organizzare una festa in casa, con ricette addobbi e travestimenti davvero originali.
Articolo precedente
Prossimo articolo
Ti potrebbe interessare anche...
- Commenti
- Commenti su facebook