Ormai le gare di Formula 1 le vincono soltanto le Mercedes. Sul circuito di Silverstone è stata la volta di Hamilton, che approfittando del ritiro del compagno di squadra Rosberg quando era primo, vince il GP di Gran Bretagna e riduce a 4 punti il distacco nella classifica piloti. Soltanto problemi tecnici (rottura del cambio per Rosberg) possono fermare le Frecce d’argento che in una fase della gara giravano addirittura due secondi al giro più veloci degli avversari e al 17° giro avevano accumulato un vantaggio di 30 secondi sulla Williams di Bottas, che alla fine è arrivato secondo davanti alla Red Bull di Ricciardo. Con 10 gare ancora da disputare il pronostico è tutto aperto.
Gli spettatori affamati di spettacolo si attaccano a quello che succede dietro alle Mercedes. Da sottolineare la grande prestazione di Valtteri Bottas su Williams, che ha corretto la strategia sbagliata della scuderia nelle qualifiche e ha rimontato dalla 14° posizione fino al 2° posto. Il pilota finlandese si sta confermando una bella realtà di questo mondiale. Emozionante anche il duello Alonso-Vettel che ha proposto sorpassi favolosi. Alonso è stato l’artefice di una gara tutta in rimonta, dopo la partenza in fondo allo schieramento per la disastrosa strategia nel Q1 delle qualifiche. Lo spagnolo è incappato in una penalità con stop & go di 5 secondi, ma si è lanciato in una serie di sorpassi spettacolo e dal 26° giro è arrivato il duello da applausi con Vettel (ancora battuto dal compagno di squadra Ricciardo), ma alla fine si è dovuto accontentare di un modestissimo 6° posto. Raikkonen invece è arrivato largo alla curva 5 e al rientro un fosso ha fatta sobbalzare la Ferrari e ha innescato un incidente che ha trascinato fuori Massa, al suo 200° GP, per fortuna senza conseguenze. Il prossimo GP si disputerà in Germania con Rosberg e Hamilton a sfidarsi per il titolo e gli altri, si spera, a regalare duelli agguerriti e spettacolari rimonte per combattere la noia.
Djokovic festeggia a Wimbledon
Singolare maschile – Fantastica finale sull’erba di Wimbledon tra Novak Djokovic e Roger Federer. Entusiasmante sfida in cinque set con epilogo a favore del serbo che ha vinto con il punteggio di 6-7 6-4 7-6 5-7 6-4 in tre ore e 56 minuti, conquistando il suo secondo titolo a Londra dopo quello del 2011. Svanisce invece il record per lo svizzero che manca la sua nona vittoria, che gli avrebbe permesso di superare Renshaw e Sampras con i quali divide la classifica di vittorie sull’erba londinese. La sfida è stata molto bella e ha offerto tutto il repertorio del tennis: servizi precisi, strategie, passanti, volley, lungolinea vincenti e lunghi scambi. Tutti e cinque i set sono stati equilibrati. Nel primo, grande rimonta nel tie break di Federer, nel secondo basta un break a Djokovic, nel terzo ancora molta qualità con il serbo che si aggiudica senza incertezze il tie break, nel quarto entrambi in crisi sul servizio sembra finita, ma Federer recupera dal 2-5 con un tennis strepitoso, nel decisivo quinto set ancora equilibrio fino al 5-4 per Djokovic , che alla fine si guadagna e sfrutta le palle break chiudendo la finale del 2014, che resterà nella mente degli spettatori e dei tifosi. Sarà una settimana speciale la prossima per Djokovic, che tornerà numero 1 nella classifica ATP e si sposerà sull’isola adriatica di Sveti Stefan. Alla compagna e al figlio in arrivo ha dedicato il trofeo in un’emozionante intervista dopo la finale.
Singolare femminile – Nella finale femminile troppo forte Petra Kvitova per l’emergente 20enne canadese Eugenie Bouchard. La 24enne ceca si è imposta nettamente battendo in meno di un’ora la Bouchard con il punteggio di 6-3 6-0. Si tratta del secondo titolo per la Kvitova nello Slam londinese dopo il successo del 2011. La finale è stata a senso unico e la Bouchard ha pagato l’inesperienza nella prima finale di uno Slam, ma ha davanti a sé una promettente carriera. Con la vittoria la Kvitova sale alla quarta posizione del ranking, mentre la Bouchard sarà il numero sette.
Doppio femminile – Soddisfazione anche per il tennis italiano, grazie ancora alla coppia Errani-Vinci. Nel doppio femminile le due italiane trionfano anche Wimbledon, conquistando l’unico torneo dello Slam che mancava nella loro bacheca ed entrano di diritto nella storia di questa disciplina. Dopo le due vittorie agli Australian Open, e quelle al Roland Garros e agli Us Open, si tratta del quinto successo in uno Slam che completa il ‘career Grand Slam’, impresa riuscita in passato soltanto ad altre tre coppie. La finale è stata un capolavoro di Errani e Vinci, che hanno dominato largamente in meno di un’ora con il punteggio di 6-1 6-3 la coppia formata dalla francese Mladenovic e dall’ungherese Babos. Grazie alle azzurre si tratta del primo successo italiano della storia sull’erba di Wimbledon.