Le Mercedes hanno sofferto, sì proprio così, perché le due Williams sono state a lungo al comando e hanno dominato. Alla fine però la doppietta va per l’ennesima volta alla Mercedes (la settima) e le Williams sono condannate dalla poggia. A sorpresa il podio lo conquista Vettel bravo nella strategia finale, ma la Ferrari a Silverstone dal punto di vista tecnico è stata un disastro: Raikkonen 8° è stato doppiato e per tutta la gara sull’asciutto, la differenza con la Williams è stata di un secondo a giro. La forza della Williams si è vista subito alla partenza con Massa che da terzo passa al comando seguito da Bottas. A lungo Hamilton e Rosberg non sono riusciti a tenere il loro ritmo di gara fino ai pit stop. Qui la classe e il talento hanno permesso all’inglese di tornare in testa dopo 22 giri. Bravissimo ad azzeccare tutto, soprattutto la scelta di rientrare ai box nel momento giusto. Conquista così il suo quinto successo stagionale e riporta il vantaggio su Rosberg a +17 dopo 9 gare.
Le Williams fanno le cose migliori all’inizio e disfanno alla fine quando piove, sbagliando la strategia e regalando il podio a Vettel. Ma in condizioni normali la Williams è davanti alla Ferrari, che a Silverstone era solo la terza forza, si ritrova in mano un pacchetto macchina-motore che non funziona e ora si acutisce anche il problema Raikkonen. La nuova gestione Arrivabene-Marchionne non riesce a colmare la distanza siderale dalla Mercedes e dopo un avvio promettente sta implodendo nell’evoluzione della
SF-15-T, nonostante i proclami di essere più vicini alle Frecce d’Argento. Intanto la FIA prova a rendere le corse più spettacolari. Dal Gp del Belgio a Spa la partenza non potrà più essere assistita da un software di controllo elettronico. Sarà manuale per riportare il pilota al pieno controllo della monoposto senza ulteriori aiuti elettronici.
G.S.