Come far ritrovare il desiderio perduto in tanti anni di matrimonio: David Frankel de Il diavolo veste Prada dirige una esilarante commedia interpretata dal trio Meryl Streep, Tommy Lee Jones e Steve Carell
Il film promette bene, ha tutte le carte in regola per risultare un ottima commedia leggera ma ben fatta, a cominciare dal cast che vede come protagonisti la pluripremiata Meryl Streep insieme allo strepitoso Tommy Lee Jones e dell’esplosivo Steve Carell. I tre attori si trovano alle prese con una trama che si presta bene allo sviluppo di situazioni divertenti per le quale non sarà difficile sorridere. Ad orchestrare tutto ci sarà la sapiente regia di David Frankel, lo stesso che qualche anno fa ha realizzato Il diavolo veste Prada con una splendida Meryl Streep. Le premesse sembrano esserci tutte, dunque non ci resta che attendere questa nuova esilarante commedia che in America ha sortito un ottimo risultato atteso anche altrove. Mentre in Italia Hope Springs è atteso per il 26 ottobre, in Svizzera aspetteremo un po’ meno: il 6 settembre sarà proiettato nelle sale della svizzera tedesca e il 10 e il 18 ottobre rispettivamente nel cantone francese e in Ticino. Ritornando alla trama del film, ci troveremo coinvolti nei tentativi di una donna, Maeve (Meryl Streep), di ravvivare il trentennale matrimonio con il marito Arnold (Tommy Lee Jones), ormai reso stanco e logoro dalla consuetudine, Maeve delusa dalla piega monotona e priva di sprint che ha preso la sua vita coniugale, lo convince a trascorrere un fine settimana nella cittadina di Great Hope Springs, dove potranno frequentare il corso di terapia di coppia tenuto dal famoso sessuologo Bernie Feld (Steve Carrell). I consigli del guru dei matrimoni, però, non sono così semplici da seguire o mettere in atto e, alle prese con ore di sesso e pratiche sconosciute, Maeve e Arnold dovranno fare appello alla loro tenacia per riscoprire quella scintilla che da giovani li aveva uniti. La donna spera di riuscire a ritrovare l’antica sintonia che legava la coppia i primi anni di matrimonio e per superare questo stato di insoddisfazione cerca aiuto tra le pagine del libro dell’esperto in materia dottor Feld. Dalle letture si convince che la soluzione migliore per lei e il marito sia organizzare un viaggio nel Maine per chiedere consiglio direttamente a Feld ed entrare a far parte del suo programma di recupero coppie. Ma convincere Arnold non è impresa semplice. Arnold ha una visione differente da quella della moglie e teme che affrontare il problema con la terapia possa portare alla luce domande e problematiche per anni taciute, correndo il rischio di minare le basi del matrimonio. Hope Springs – Consigli per gli affetti è la storia di un matrimonio, come ce ne sono tanti, che ha perso quella scintilla che lo rendeva speciale. Maeve non desidera altro che riconnettersi con il marito Arnold e riaccendere il suo interesse per i momenti intimi. Anche sotto questo punto di vista Arnold è di diverso parere rispetto alla moglie e guarda la cosa con meno apprensione, non considera affatto un problema la mancanza di intimità e il calo di desiderio, normale in molte coppie dopo anni di vita condivisa e infinite cause di distrazione, a cominciare dai problemi di tutti i giorni.
La sceneggiatura di Vanessa Taylor parte dalla consapevolezza che bisogna che un matrimonio di lunga data per mantenere viva la passione deve sottostare a diversi compromessi e soprattutto sulla presa di coscienza di una donna che, non essendo a proprio agio con se stessa e la propria sessualità, trova il coraggio di rivolgersi al marito per ottenere qualcosa di più da un legame quasi perfetto e ormai consolidato. Al fianco del trio di razza celebrato, troveremo Elisabeth Shue, Jean Smart, Susan Misner, Marin Ireland, Ben Rappaport, Brett Rice, Daniel Flaherty, Kayla Ruhl, Patch Darragh, Lee M. Cunningham, John Franchi, Jamie Christopher White, Anita Storr, Bill Ladd, Bob Dio, Mary A. DeBriae, Alexis Tarasevich e Paul Jude Letersky. A dirigere questo nutrito cast troviamo David Frankel, come già detto regista del fortunato Il diavolo veste Prada, che ritorna a lavorare con Meryl Streep, a cui è affidata la parte della protagonista. Alle prese con una storia universale raccontata in chiave umoristica, Frankel ha puntato sulla comicità degli attori, lasciando a loro il compito di portare il pubblico all’interno delle situazioni divertenti attraverso i dialoghi e le interazioni dei personaggi. Alcune curiosità sulle riprese e l’ambientazione: pur essendo ambiendato nel Maine e, per alcune sequenze in Omaha, il film è stato interamente girato nel Connecticut, dove una ex fabbrica è stata trasformata temporaneamente in palcoscenico. Qui, il designer Stuart Wurtzel ha progettato un luminoso e arioso set per l’ufficio del dottor Feld. Dopo le riprese delle scene inerenti alla terapia, Meryl Streep e Tommy Lee Jones sono stati impegnati nel girare le scene “d’amore” prima in una stanza di motel e poi in una romantica locanda di campagna, dove hanno dovuto mettere in atto i primi goffi tentativi di preliminari e intimità.
La cittadina di Stonington è stata invece trasformata in Hope Springs. Per renderla Hope Springs, il team della produzione ha realizzato solo dei piccoli cambiamenti, inserendovi dei negozi, trasformando un ristorante con l’aggiunta di alcuni decori kitsch e impiantando la facciata di un cinema su alcuni edifici già esistenti. La vecchia locanda in cui passano la notte è in realtà l’unione di tre luoghi differenti: l’esterno appartiene a una vera locanda di Stonington, la sala da pranzo a un palazzo a mezzo miglio di distanza dalla cittadina mentre la camera da letto è stata ricostruita nel teatro di posa.