I Corsi di lingua e cultura italiana perseguono molti obiettivi educativi e didattici importanti: l’integrazione nel sistema scolastico locale, il consolidamento della personalità, lo sviluppo di capacità di analisi e di sintesi, lo studio ed il consolidamento delle strutture linguistiche, il miglioramento delle competenze e l’ampliamento del lessico. Vengono curati inoltre gli aspetti della cultura italiana, con elementi di storia, geografia, letteratura, arte, conoscenza di modi di vivere, di abitudini e di tradizioni.
Le certificazioni linguistiche attestano i livelli di competenza e di conoscenza di una lingua secondo i parametri fissati dal Quadro Comune Europeo e distinguono 6 livelli che vanno da A1 a C2.
La certificazione deve necessariamente essere effettuata da un ente esterno autorizzato. Nel lontano 2002 ero docente ministeriale nei Corsi di lingua e cultura italiana nella Circoscrizione consolare di Zurigo a livello medio e presentai un progetto proprio per la certificazione della conoscenza linguistica degli alunni dei corsi.
Il progetto venne approvato dal Ministero a Roma e fu quindi realizzato nel corso dell’anno scolastico a livello sperimentale con la collaborazione della Dante Alighieri (esami Plida) e negli anni successivi anche con l‘Università per stranieri di Perugia (esami CELI) e l’appoggio della Fondazione ECAP. I docenti e le famiglie potevano scegliere verso quale certificazione orientarsi.
Non mi aspettavo sinceramente molta partecipazione, ma in realtà un gran numero di alunni ha richiesto nel tempo di sostenere queste prove di esame, anche se per iscriversi, come accade per qualsiasi esame di certificazione, si deve pagare una tassa all’ente prescelto.
In effetti i docenti che insegnano nei Corsi di lingua e cultura, oltre a far conoscere meglio la cultura italiana ed a perseguire molti altri obiettivi, già svolgono un lavoro che ha come fine il miglioramento delle competenze ricettive e comunicative degli alunni, e questo permette a chi è interessato, se meritevole, di superare le prove di esame.
Può sembrare strano che un alunno di origine italiana cerchi di possedere un titolo di certificazione della sua conoscenza dell’italiano stesso, ma dobbiamo considerare anche altri aspetti. Inoltre la normativa recente ha aperto la frequenza a tutti coloro che hanno interesse, a prescindere dall’origine o dall’ascendenza italiana.
Una lingua si può conoscere a vari livelli, in modo più o meno corretto, con un lessico più o meno ricco ed appropriato, in modo più o meno consapevole e si può sempre migliorare.
Inoltre, in questi anni in Europa e in Italia, nel mondo della scuola e del lavoro, si dà grande importanza alla certificazione delle competenze, lo si fa per il computer, per le lingue ecc.
Si parla spesso anche di Passaporto Europeo delle lingue, un documento che può essere aggiornato dal discente e che registra i livelli di competenza nelle diverse lingue conseguiti nel corso del processo di apprendimento.
Anche per l’accesso ad alcune facoltà universitarie si richiede una certificazione linguistica e sembra che qui in Svizzera inserire un diploma di certificazione linguistica nel curriculum faciliti l’assunzione per un apprendistato o per un posto di lavoro.
Quindi, in sintesi dobbiamo tenere presente che i Corsi di lingua e cultura italiana sono utilissimi per nostri ragazzi per tutti gli obiettivi di cui sopra e la frequenza dei medesimi, soprattutto a livello medio, consente di acquisire le competenze necessarie per poter sostenere un esame di certificazione linguistica.
I corsi risultano così aperti anche alle esigenze attuali della formazione e alle richieste dell’Europa.
Antonia Pichi