Secondo un sondaggio anche l’indebitamento e la violenza giovanile e il danneggiamento ambientale tramite il consumo sono fattori di preoccupazione
Alla conferenza annuale il Konsumetenforum KF, attivo nella Svizzera tedesca, ha presentato i risultati del sondaggio “Pulsmesser” sulle maggiori preoccupazioni dei consumatori svizzeri. L’indagine online è stata realizzata presso 1005 persone, che sono state interpellate su 18 oggetti, che sono stati classificati su una scala da 1 a 6. La principale preoccupazione economica delle famiglie restano i costi della salute e i premi cassa malattia (4.6 punti). “Purtroppo anche in futuro i costi della salute non diminuiranno”, ha affermato Margrit Kessler, consigliera nazionale e presidente dell’Organizzazione svizzera dei pazienti (OSP). In tal senso servono misure efficaci, come severi criteri sulla consegna dei medicamenti, come il Ritalin. Quest’oggetto (4.28) insieme alla preoccupazione di una “Sanità a due classi” (4.2) hanno ottenuto risultati considerevoli.
Al di fuori del sondaggio, ad aumentare la preoccupazione dei consumatori sui costi della sanità, la notizia del governo di una possibile eliminazione delle franchigie più alte rispetto a quella standard di 300 franchi. Oltre 1.5 milioni di svizzeri ha scelto una franchigia dai 2.000 franchi in su. La scelta della franchigia massima farebbe risparmiare in media 1.432 franchi sui premi senza andare dal medico, mentre la perdita in caso di malattia sarebbe di 768 franchi. Secondo il ministro della sanità, Alain Berset, le franchigie alte incidono solo indirettamente sui costi della sanità, anche se i risultati sono incerti. Berset ha incaricato l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) di valutare un taglio delle franchigie alte. La proposta è stata però già bocciata dal centrodestra e dagli stessi assicuratori, nonostante le casse malati risparmierebbero oltre 900 milioni di franchi.
Oltre ai costi della sanità il sondaggio rivela che al secondo e al terzo posto si posizionano differenti preoccupazioni. Nuova nella graduatoria c’è la preoccupazione “Indebitamento, abuso d’alcol e la violenza dei giovani” (4.41) seguita dal “Danneggiamento ambientale tramite il consumo” (4.37). Il Forum dei consumatori ha invece preso atto con soddisfazione dei dati sugli oggetti che suscitano meno preoccupazioni. Questi valori bassi indicano, secondo il Forum, come i consumatori siano responsabili e innanzitutto consapevoli delle loro azioni. Agli ultimi posti risultano infatti “Gli orari d’apertura restrittivi dei negozi” (3.28), “La mancanza d’informazioni, per decidere sugli acquisti” (3.26) e “L’assunzione di lavori tramite i consumatori (come il Self-Scanning)” (3.21).