C’era tanta attesa per quest’evento sportivo. Un po’ da tutti, ma più dagli scettici. Sinora l’appuntamento era a Berna, regolare, tranquillo, collaudato e dove i „giochi“ erano già fatti (da parecchi anni), gli ospiti sapevano dove andare, i bambini come muoversi. Questa volta invece una nuova città, una nuova sfida, ovvero Zurigo, ma non per questioni di rivalità, come addirittura ho sentito dire, bensì per il semplice fatto che in primis i campi di calcio adiacenti alla struttura di Berna sono in cantiere fino a fine anno e in secondo luogo siamo decisamente riusciti a contenere i costi, in un momento dove il contributo del CONI dall’Italia è ridotto al lumicino. Tutto qua. Ma alla fine la voglia di far bene ha trionfato nuovamente.
Con i permessi ricevuti il 5 maggio dal Dipartimento di Sport zurighese, a meno di due mesi dalla manifestazione in programma domenica 28 giugno, ci siamo rimboccati le maniche ed abbiam messo in piedi un nuovo team, composto da appassionati di sport, persone giovani, valide, grintose e con tanta voglia di far del bene, di aiutare, perchè in fondo è di questo che si tratta.
Il nostro scopo? Promuovere lo sport tra i bambini, offrendo una giornata aperta a tutti, sportivi e meno sportivi. Lo sport è un‘alternativa valida ai “pericoli della strada”, chi fa sport, tendenzialmente, è più lontano dai guai, e la cosa migliore è cominciare sin da piccoli. Noi ci impegneremo anche negli anni futuri, con l’aiuto di tutti coloro che hanno a cuore tale fine, a realizzare questo progetto. A testimonianza di tutto ciò un ospite venuto da Salerno, Michele Giordano, Campione Europeo di Wushu Kung Fu, un vero e proprio esempio da seguire, visto che si allena da quando aveva 5 anni.
Ma partiamo dalla cerimonia d’apertura quando la mattina di quella domenica all’appello c’erano 289 bambini tra gli 8 e 14 anni venuti da tutta la Svizzera, arrivati per lo più in treno, auto e bicicletta. Da Coira e San Gallo invece è partito un pullmann, lo stesso che poi ha fatto da navetta per gli iscritti al nuoto e loro genitori. Come di consueto, le discipline a cui ci si poteva iscrivere erano atletica leggera, nuoto e calcio. Abbiamo tentato di introdurre la pallavolo, ma aihmé gli iscritti erano troppo pochi per organizzare un torneo. Chissà che l’anno prossimo le cose cambino. Diversi gli stabilimenti riservati per lo svolgimento dei Giochi: la Saalsporthalle per la cerimonia d’apertura, punto di raccolta per pranzo e premiazioni pomeridiane; gli adiacenti campi Allmend per il torneo di calcio; la pista del Sihlhölzli ad ospitare gli iscritti all’atletica; la piscina di Leimbach per i nuotatori.
Alle ore 8.30 si aprono le danze con l’entrata in sala delle squadre. Ai microfoni Bruno Indelicato, noto giornalista di Radio L’ora, che annuncia mano mano gli entranti. Circoscrizioni Consolari, bandiere della Svizzera, dell’Italia e del CONI si susseguono a ritmo di Inno di Mameli, inno della Confederaione e delle Olimpiadi. Allo schieramento dei partecipanti segue una mia breve introduzione, con anticipazione del programma e dettagli circa l’organizzazione. Un saluto molto breve, ma più che benvenuto arriva da parte del Console Generale d’Italia a Zurigo Francesco Barbaro, il quale sottolinea l’importanza dei Giochi e dello sport ai tempi d’oggi. “Lo sport ha un eminente significato sociale e la sua irradiazione travalica le frontiere nazionali – commenta il Console – trovando la sua espressione più alta nelle Olimpiadi, ove atleti di tutti i Paesi concorrono in un esercizio che è anzitutto un omaggio all’amicizia tra i popoli”. E poi continua “non diciamo infine nulla di nuovo se ricordiamo che lo sport plasma le nostre società, ne pervade le membra, ne esalta la propensione giocosa. Ringraziamo perciò il Coni e i suoi dirigenti per questa bella occasione, che regala a tutti noi tante emozioni fortificandoci nella convinzione che lo sport in fondo altro non è se non l’espressione di un corpo sano in una mente sana”. Da subito un ringraziamento grande e sincero rivolto al nostro Console e impiegati consolari, un team che per l’occasione ha contato oltre venti volontari. Grande è stato anche l’appoggio da parte dell’intera Dirigenza scolastica della Casa d’Italia di Zurigo e da parte di tutto il corpo docenti dei Corsi di Lingua e Cultura i quali hanno divulgato la notiza dei Giochi tra le loro classi, e di conseguenza, invitato a partecipare molti dei loro studenti.
Dopo il Console l’intervento di Michele Giordano, incaricato poco tempo fa dalla Fiwuk, Federazione Italiana di Wushu Kung Fu, a promuovere queste arti marziali in Italia e nel mondo per gli under23. “Sono qua oggi a rappresentare uno degli sport in cui l’Italia eccelle, il Kung Fu. A pomeriggio – continua l’ospite – farò un’esibizione con vari salti mortali, uso di sciabola e bastone, per i quali sono diventato Campione europeo”.
Come da tradizione, prima dell’inizio delle gare, si usa accendere la fiamma olimpica e quest’anno tre ragazze, tutte e tre campionesse, a rotazione hanno portato la torcia tra gli atleti scambiandosela di volta in volta. Quindi Lisa Mamié, campionessa svizzera di nuoto, ha ceduto il testimone a Federica Cavicchia, calciatrice della Nazionale Italiana Femminile U19, che a sua volta l’ha consegnata ad Alessia Di Febbo, campionessa svizzera di nuoto, a cui è stato assegnato il compito di accendere la fiamma olimpica. Un momento toccante e pieno di magia che si é concluso con la lettura del Giuramento dei Giochi Sportivi Studenteschi ad opera di Lisa Mamié. Alle ore 9.15 circa ho espresso la così tanto attesa frase “dichiaro aperti i Giochi 2015”. Da lì in avanti gli oltre 80 volontari, che ringrazio nuovamente e ricodo che senza di loro non ce l’avremmo mai fatta, hanno saputo dirigere l’orchestra dei Giochi con totale sicurezza, prendendo cura di tutti gli atleti e accompagnandoli ai rispettivi campi. Una serena giornata di sole, direi stupenda, che sicuramente sarà ricordata dai piccoli atleti e dai genitori, terminata alle ore 16.30 circa con le premiazioni dei più bravi. Vi invito a visitare il nostro sito internet per visionare tutte le immagini e i bei ricordi di una giornata dedicata alla collettività italiana. Infine uno speciale ringraziamento a tutti i partner e sponsor che hanno contribuito prima, durante e dopo l’evento, alla realizzazione di questo evento unico nel suo genere.
Un saluto a tutti, buone ferie e arrivederci al 2016 anno del 30° anniversario.
Cirano Tondi,
Delegato Nazionale
CONI Svizzera
Info: www.conisvizzera.ch
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