Gli ultimi sondaggi Ixè evidenziano che i più giovani scelgono il M5s
La corsa al voto è iniziata, le coalizioni si definiscono e i pronostici non si fanno attendere, così come i sondaggi che non tardano ad arrivare. L’ultimo risale al 6 gennaio, quando è stato pubblicato il sondaggio elaborato dall’istituto Ixè condotto per Huffington Post e che mostra un primo quadro della situazione. Il sondaggio mette in evidenza il voto degli italiani in base all’età e in modo particolare come il Movimento dei pentastellati riesce ad accattivarsi le preferenze dei più giovani. Secondo i risultati, infatti, il 77% degli elettori che sceglie il movimento è under 50 anni con il picco raggiunto tra i quarantenni e solo il 23% si concentra nella fascia dei più maturi, con picchi minimi verso gli Over 64 che rimane il muro più alto da superare. Questo risultato, per quel che concerne questa fascia d’età, è superiore solo a Liberi e Uguali, che attira un gruppo di elettori omogeneo anche se con una punta significativa fra i più giovani, chi ha meno di 35 anni.
La Sinistra, è la coalizione che viene votata in modo abbastanza trasversale da giovani e meno giovani, anche se mostra scarsa penetrazione fra gli under 45. Il Centrodestra raccoglie più del 40% circa totale dei conensi. È soprattutto Forza Italia ad attrarre le preferenze degli Over 50 mentre Lega Nord e Fratelli d’Italia hanno più successo tra i trentenni realizzando così una variegata composizione partitica. Mentre i Pentastellati dovranno concentrarsi sull’elettorato più maturo per aggiudicarsi le elezioni del 4 Marzo, al contrario il PD dovrà recuperare consensi dall’elettorato più giovane che sembra però aver puntato verso LeU, tanto è vero che la lista guidata dal presidente del Senato Piero Grasso punta proprio ai più giovani, non a caso l’abolizione delle tasse universitarie è una delle prime misure annunciate.
Il problema giovanile
I giovani e i voti persi, l’astensione e la scarsa identità politica sono aspetti che riguardano il problema giovanile in politica. I giovani di oggi sembrano poco interessati alla politica, sembrano non coinvolti e molti se ne sentono esclusi. Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo discorso di fine anno ha posto una riflessione sulla questione: “Ho fiducia nella partecipazione dei giovani nati nel 1999, che voteranno per la prima volta. Nell’anno che si apre ricorderemo il centenario della vittoria nella Grande guerra e la fine delle immani sofferenze provocate da quel conflitto. In questi mesi di un secolo fa i diciottenni di allora – i ragazzi del ’99 – vennero mandati in guerra, nelle trincee. Molti vi morirono. Oggi i nostri diciottenni vanno al voto, protagonisti della vita democratica”. Dagli inizi degli anni 2000 la partecipazione dei giovani è andata a diminuire in occasione delle elezioni. Non è semplice sollecitare i giovani alla partecipazione elettorale, ma è vero che il M5s è riuscito ad attirare i più giovani alla realtà politica di quanto abbiano fatto gli altri, quindi non è una cosa impossibile. Le elezioni si avvicinano e le forze politiche in azione hanno tutto il tempo per accaparrarsi le simpatie degli elettori più giovani, vedremo chi ne sarà capace.
grafico: istitutoixe.it