Matteo Renzi commenta gli ultimi dati Istat che rivelano un calo della disoccupazione
I dati Istat confermano, la disoccupazione sta calando. Si tratta di una piccola ripresa, ma è pur sempre un dato positivo. La conferma arriva dagli ultimi dati Istat resi pubblici lo scorso 2 ottobre e dove è segnalata una diminuzione della disoccupazione per quanto concerne entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni. Queste sono ancora delle stime provvisorie ma attestano che dopo l’aumento di luglio, la stima delle persone in cerca di occupazione ad agosto cala dell’1,4% (-42mila) con un tasso di disoccupazione che scende all’11,2% (-0,2 punti percentuali) mentre quello giovanile cala al 35,1% (-0,2 punti). Lo comunica l’Istat nelle stime provvisorie.
Nel trimestre giugno-agosto, rispetto ai tre mesi precedenti, alla crescita degli occupati si accompagna sia il calo dei disoccupati (-1,2%, -36mila) sia quello degli inattivi (-0,7%, -94mila). Per quanto riguarda gli inattivi, invece, dopo la forte diminuzione del mese scorso, ad agosto la stima dei disoccupati tra i 15 e i 64 anni è ancora in lieve calo (-0,1%, pari a -9mila). Il calo, aggiunge l’Istat risulta determinato dalle donne e dai 15-34enni, a fronte di un aumento tra gli uomini e tra gli over 35. Il tasso di inattività è stabile al 34,3%.
Quasi un milione di posti di lavoro!
Si aggrappa fortemente al dato positivo Matteo Renzi che sulla sua pagina Facebook commenta: “I risultati sono chiari: continua a scendere la disoccupazione, continua a crescere il numero dei posti di lavoro. Sono spariti i gufi anti-JobsAct e tutti quelli che in questi anni hanno urlato e protestato scelgono la linea del silenzio. Bene”.
“A noi non interessa, però, che ci sia data ragione per il passato: a noi interessa che ci venga dato ascolto per il futuro. Perché solo continuando a ridurre le tasse (come abbiamo iniziato a fare con Irap, Ires, Imu, 80euro, Superammortamenti, Sabatini, Patent Box, Pir) l’Italia potrà continuare a far calare la disoccupazione, anche giovanile”, prosegue il segretario del Pd. “Non dateci ragione per il passato, dateci ascolto per il futuro. E nella prossima legislatura, con il progetto ‘Tornare a Maastricht’, saremo in grado di raddoppiare gli ottimi risultati di questi anni. Siamo quasi a un milione di posti di lavoro dal febbraio 2014 ad oggi (più 978.000 posti di lavoro!). Ma non ci basta, noi vogliamo di più, l’Italia merita di più. Senza polemiche, senza rabbia, senza insulti – conclude Renzi – noi siamo quelli che dicono: andiamo avanti. Non dateci ragione, dateci ascolto; e vedrete che i numeri miglioreranno ancora. Passo dopo passo, avanti insieme”.
Italia meglio solo della Grecia
Nonostante il recupero, “la situazione occupazionale delle donne nel nostro Paese – scrive l’Istat – è tra le peggiori dell’Ue”.
Nella media 2016 l’Italia è “penultima” tra i paesi Ue 28, “con un divario di 13.2 punti rispetto alla media, seguita soltanto dalla Grecia”. Anche se il dato è in rialzo, dunque, non si tratta di una situazione rosea o della risoluzione del problema “disoccupazione” e molto deve essere ancora fatto, come scrive il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni commentando i nuovi numeri diffusi dall’Istituto di statistica “Disoccupazione ai minimi dal 2012. Buoni risultati da Jobs act e ripresa – scrive su Twitter – Ancora molto da fare su lavoro ma tendenza incoraggiante”.