Dopo che mezzo milione di italiani li ha segnalati iniziano, con i primi undici progetti di recupero, gli interventi concreti sui luoghi più amati
Gli Eremi dell’Abbazia di Santa Maria di Pulsano a Monte Sant’Angelo (Fg), Casa Bossi a Novara e la Chiesa di Santa Caterina a Lucca: sono alcuni dei primi undici interventi – annunciano il Fondo Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo – che verranno realizzati grazie ai “Luoghi del cuore”, votati dagli italiani nel 2010 nella quinta edizione del censimento. Luoghi scelti tra quelli segnalati da mezzo milione di italiani, sui quali ora si inizia ad operare con i primi progetti di recupero. Si tratta di «un grande colpo di riscatto – commenta Ilaria Borletti Buitoni, Presidente Fai – di tutti quei cittadini che vogliono fare qualcosa di concreto per il proprio Paese. Da sola la Fondazione non può certo salvare tutte le nostre ricchezze, ma insieme agli italiani possiamo farlo e con i risultati dei “Luoghi del cuore” la sensazione di essere soli in questa battaglia è scomparsa». I “Luoghi del cuore” sono stati selezionati da una commissione di esperti composta dal Fai, da Intesa Sanpaolo e dallo storico dell’arte Carlo Bertelli secondo criteri precisi: numero di segnalazioni ricevute, valenza storico-artistica o naturalistica del luogo, importanza che il luogo riveste per il territorio di riferimento, attivazione degli stakeholder locali, possibilità di effettuare un intervento significativo e duraturo, anche se circoscritto. I primi interventi saranno realizzati in Puglia, negli Eremi dell’Abbazia di Santa Maria di Pulsano a Monte Sant’Angelo, Foggia (al primo posto della classifica con 34.118 segnalazioni), sarà valorizzato il sito attraverso la riqualificazione di un percorso verde a fianco del vallone; nel Giardino di Piazza 4 novembre, a Bari, sarà attivato il restauro del busto in bronzo di Giuseppe Massari nell’ambito della riqualificazione del Giardino. In Piemonte per la Casa Desanti Bossi a Novara, è previsto il lancio di un concorso di idee per una nuova destinazione d’uso, mentre in Toscana, nella Chiesa di Santa Caterina a Lucca si prevede il restauro dell’organo ottocentesco nell’ambito dei lavori di recupero della chiesa. Nelle Marche, invece, sarà la Chiesa di San Filippo Neri a Fermo a giovare dei progetti di recupero per restaurare il portale maggiore. In Sicilia si è deciso di intervenire concretamente su due beni: la Chiesa di San Bartolomeo a Stromboli, al decimo posto della classifica nazionale con 9.089 segnalazioni (per la quale è previsto un contributo alla messa in sicurezza dell’edificio, per la riapertura della chiesa al culto); e l’Edicola Marmorea del Genio di piazza del Garraffo nel quartiere Vucciria a Palermo, al quarantaquattresimo posto della classifica nazionale con 2.495 segnalazioni. In Friuli Venezia Giulia i contributi saranno utilizzati per il restauro dell’Arco Bollani a Udine, che si aggiunge alla riqualificazione di un’area importante di Piazza Libertà. In Lombardia ci sarà un intervento per Vetta Sighignola a Lanzo d’Intelvi, Como: è previsto un contributo alla sistemazione naturalistica e paesaggistica dell’area, liberata dall’ecomostro che deturpava la vetta. Al censimento, come dicevamo, hanno partecipato mezzo milione di italiani. Persone unite nel nome di un’Italia da tutelare e da tramandare alle generazioni future. Proprio per dare un seguito a queste speranze il Fai ha dato voce alle segnalazioni, sollecitando le istituzioni preposte e sensibilizzando sindaci, soprintendenze, regioni. La grande partecipazione degli italiani è stata la dimostrazione di quanto questa iniziativa sia diventata un prezioso strumento di aggregazione, di comunione di sentimenti e di speranze.