In alcune parti della Svizzera stanno per iniziare le vacanze estive e sono quindi previsti viaggi in aereo per raggiungere la destinazione scelta per rilassarsi finalmente un po’ e godere il tempo libero. Ma chi non conosce i classici rompiscatole in aereo! Per ogni volo c’è almeno un passeggero che russa e un bambino che piange
Il sito di viaggi «Expedia.com» ha intervistato 1001 americani sui passeggeri più molesti; ne è uscito un elenco lunghissimo. I genitori noncuranti sono, con il 41% dei voti, la categoria più detestata, seguiti a ruota da “quelli che premono i piedi contro il sedile davanti”. Ben poco apprezzati anche i passeggeri che trascurano l’igiene personale e quelli che sopra le nuvole hanno un consumo di alcol smisurato.
Che i bambini siano una delle principali cause di irritazione per altri viaggiatori lo dimostra anche uno studio effettuato da TripAdvisor. Gli under 12 darebbero tanto fastidio al punto che oltre un terzo del campione si è detto disposto a pagare anche più del dovuto pur di poter volare su un volo “no kids”. E se essere seduti davanti ad un baby indisciplinato che si diverte a prendere a calci il vostro sedile a dispetto delle occhiatacce che gli lanciate, è considerato il fastidio più grande dal 22% delle persone, un’analoga percentuale trova invece assai frustrante che i genitori non riescano a controllare i loro piccoli “disturbatori”, anche se il motivo d’irritazione numero uno di ogni viaggiatore senza pargoli al seguito (siamo nell’ordine del 29% delle lamentele) sono i sedili reclinati in maniera sconsiderata. “Quando si vola anche su una tratta breve, ogni piccolo disturbo può diventare fastidioso – ha spiegato la portavoce di TripAdvisor, Emma Shaw, al The Independent – ma la nostra inchiesta ha evidenziato come proprio i bambini indisciplinati siano fra le principali cause di irritazione per molti passeggeri”. Ma da qui ad impedirne l’imbarco ce ne corre, visto che il 36% del campione ha votato contro l’esclusione degli under 12 dalla Prima Classe e dalla business degli aerei, a dispetto del 34% che si è detto favorevole alla restrizione e al restante 30% che si è invece proclamato indeciso. Già lo scorso anno un altro sondaggio, questa volta condotto su 1000 viaggiatori regolari in business class, aveva puntato il dito contro i bambini in volo, con addirittura il 74% degli intervistati che li aveva giudicati fastidiosi e rompiscatole, tanto da spingere molte compagnie a pensare di istituire dei voli “child free” sulle loro rotte. Un suggerimento diventato realtà per l’inglese Thomas Cook Airlines, che due volte a settimana effettua voli “solo per adulti” per Creta e Gran Canaria, come pure per la Malaysian Airlines che, dopo aver creato un’apposita sezione “no kids” nella Prima Classe dei suoi Boeing 747, ha deciso di estenderla anche all’economica degli A380, mentre lo scorso anno Ryanair aveva annunciato l’introduzione di voli “child-free” a partire dall’orario invernale, ma si sarebbe trattato solo di un (ben riuscito) pesce d’aprile. In attesa, però, che altre compagnie decidano di varare un provvedimento tanto drastico come vietare agli under 12 di volare converrebbe forse optare per “Nanny in the Clouds”: inventato da una mamma statunitense e già attivo su molti voli Continental, Delta, British Airways, Lufhtansa e Virgin, il servizio consente alle famiglie di trovare una tata che viaggi sul loro stesso volo e che aiuti così mamma e papà a tenere a bada i piccoli indisciplinati. Il tutto per soli 10 dollari, a cui va poi aggiunto il compenso per l’assistenza fornita dalla nanny durante il viaggio.
Tornando all’elenco di expedia al quinto posto dei viaggiatori che ci danno più fastidio ci sono quelli che chiacchierano in continuazione, ben il 49% pagherebbe di più per avere il sedile in una zona di silenzio. Il 19% ha indicato di essere disturbato da chi ascolta musica ad alto volume, sempre per il 195 degli intervistati è fastidioso il fatto che ci sono viaggiatori che mettono i bagagli a mano non sopra il proprio sedile ma dove trovano il primo cassetto vuoto.
Tra bambini che piangono, altri viaggiatori che bevono un pochino troppo o chi cerca di aggiustare il proprio sedile, noi comunque pensiamo: le vacanze iniziano già dal viaggio, quindi, cari lettori rilassatevi e godetevi ogni minuto delle vostre vacanze, ridendo magari anche di certi comportamenti noiosi, almeno avrete qualche storia buffa da raccontare a chi vi aspetta in aeroporto.