Dario Fo, Giorgia, Javier Zanetti: sono alcuni dei personaggi che hanno partecipato all’iniziativa “Adotta una parola”, promossa per sostenere la lingua italiana
Dario Fo, Giorgia, Javier Zanetti, Aldo Cazzullo, Gianni Vattimo, Viola Di Grado, Giuliano Pisapia: sono alcuni dei personaggi che hanno scelto di sostenere la lingua italiana attraverso l’iniziativa “Adotta una parola”, promossa dalla Società Dante Alighieri in accordo con i dizionari Devoto Oli, Garzanti, Sabatini Coletti e Zingarelli, e in collaborazione con Io donna. Gibigianna è la parola adottata dal Premio Nobel per la Letteratura, Dario Fo: un termine lombardo che significa illusione o trappola melodiosa e affascinante. Accomunati dalla stessa preferenza la cantante Giorgia e il calciatore dell’Inter Javier Zanetti, che hanno entrambi scelto il termine Fuggevolezza: riferendolo idealmente agli amanti la prima, e inevitabilmente ai novanta minuti di una partita il secondo. Dopo Matteo Renzi, custode di Propinare, un altro primo cittadino ha deciso di sostenere la nostra lingua divenendo custode di una parola: Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, ha adottato Dirimere. “Sono particolarmente legato a questa parola. Ripeterla nella mente, scriverla all’interno di un testo – ha detto Pisapia – anche se oggi si usa meno di una volta, mi fa tornare indietro nel tempo, ripercorrendo gran parte della mia attività professionale da avvocato”. Curiose le scelte degli attori Moni Ovadia (Improntitudine), Anna Bonaiuto (Diatriba) e Sonia Antinori (Sconclusionato), mentre Lusinga è stato il termine adottato dal filosofo Gianni Vattimo: “Da quando faccio (anche) il politico in una società cosiddetta democratica – ha spiegato – e che è una società della comunicazione, cioè della pubblicità, generalizzata, ho cominciato a capire il senso della lusinga”. Tra i custodi figurano anche l’architetto Italo Rota (Calligrafia), il fotografo Luca Campigotto (Fandonia), la poetessa Antonella Anedda (Affastellare), la stilista Margherita Maccapani Missoni (Fronzolo), gli scrittori Aldo Cazzullo (Emaciato), Peppe Dell’Acqua (Delibare), Aldo Nove (Contrizione), Annalucia Lomunno (Presagio) e Viola Di Grado (Uggioso), Michela Marzano (Narcisistico), i giornalisti Filippo La Porta (Leziosità) e Francesco Battistini (Perseveranza). Adesioni anche dal mondo della gastronomia con lo chef Filippo La Mantia (Stantio) e dell’ingegneria con l’astronauta Paolo Nespoli (Dirimere, come il Sindaco Pisapia ma con una diversa motivazione: “Il momento più strano era di mattina, quando la sveglia ti scuoteva dal torpore del sonno e aprivi gli occhi nel buio pesto della cuccetta. Dove sono? Ti veniva da chiederti in una confusione di stimoli e sensazioni. Dirimere la realtà dalla fantasia era ancora troppo difficile”).