Giunge al termine l’83esima edizione degli Oscar. Tra i più premiati l’annunciato “Il discorso del re”. Sul red carpet è il trionfo degli abiti rosso lacca
Come pronosticato ormai da tempo, l’83esima edizione degli Oscar è stato un successo per “Il discorso del re”. Il lungometraggio di Tom Hooper, forte delle sue 12 nomination all’Oscar, conquista ben quattro statuette dorate per le maggiori categorie: miglior film, miglior attore protagonista, miglior regia e miglior sceneggiatura originale.
Non sorprende la premiazione, come miglior attore protagonista, di Colin Firth che ha saputo conquistare tutti nella parte di Giorgio VI, re balbuziente, riluttante nel dover assumere il trono e nell’affrontare i discorsi pubblici, che si affida ad un eccentrico logopedista. “Ho la sensazione che la mia carriera abbia raggiunto il picco”, ha detto l’emozionatisimo attore inglese sul palco. Il film ha sorpreso la stessa industria cinematografica per il suo successo travolgente: con un budget di soli 13 milioni di dollari e privo di effetti speciali, la pellicola ha già raccolto 180 milioni di dollari in tutto il mondo.
Se da un lato “Il discorso del re” risulta essere il grande trionfatore, dall’altro troviamo il grande sconfitto, il chiacchieratissimo “The social Network” che racconta la storia della nascita di Facebook. Il film sul social network più famoso al mondo porta a casa tre Oscar ma di categoria inferiore rispetto al film di Tom Hooper: migliore colonna sonora, miglior sceneggiatura non originale e miglior montaggio. Un altro favorito del pubblico, “Inception”, si aggiudica quattro premi tecnici: fotografia, effetti visivi, montaggio sonoro e mixaggio sonoro. Miglior film straniero è stato decretato il danese “In un mondo migliore”, mentre, come ampiamente previsto, il premio come miglior film d’animazione è andato al disneyano “Toy Story 3” che si aggiudica anche il premio per il miglior brano originale.
Unica statuetta, ma di grande importanza, al “Cigno nero” che premia la danzatrice Natalie Portman come migliore attrice protagonista per la sua interpretazione della ballerina Nina. La Portman, in attesa del suo primo figlio, ha ritirato l’ambita statuetta con un gran pancione in vista. Visibilmente emozionata, Natalie Portman ha ringraziato il fidanzato, Benjamin Millepied, per averle regalato il ruolo più importante della sua vita: “Quello di mamma”.
Delude invece “il Grinta”, dei fratelli Coen, che nonostante avesse collezionato ben dieci nomination non è stato capace di imporsi.
Si è aggiudicato il premio come miglior documentario “Inside Job”, il film sulla crisi della finanza diretto da Charles H. Fergusson. “Perdonatemi ma voglio sottolineare che, a tre anni di distanza dalla terribile crisi provocata dalle frodi finanziarie, ancora nessun executive è stato arrestato. E questo è sbagliato”, ha denunciato il regista ritirando il premio.
Non meno entusiasmante lo spettacolo che si è tenuto fuori dal Kodak Theatre di Los Angeles, lungo il celeberrimo red carpet dove hanno sfilato tutte le star degli Oscar 2011 avvolte in abiti glamour. Grande eleganza, pochi eccessi e trasgressioni, quest’anno le star hanno prediletto il rosso lacca anche se c’è chi, come la stessa vincitrice Natalie Portman, ha osato indossare un abito viola senza badare alle solite dicerie scaramantiche.
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