L’arrivo di un anno nuovo è sempre pieno di aspettative e buoni propositi, quest’anno, inoltre, è anno del Giubileo detto della Speranza, nonché il venticinquesimo giubileo universale ordinario della storia della Chiesa cattolica. E la speranza è proprio quella di cui tutti abbiamo bisogno, se consideriamo la situazione di crisi mondiale con i conflitti che riescono a tenerci in un alto stato di tensione crescente. Se ci guardiamo alle spalle, quello che stiamo per lasciare è stato un anno davvero difficile, come i precedenti purtroppo, se inoltre prendiamo in considerazione gli avvenimenti degli ultimi giorni – disastri aerei vari compresi – non possiamo che considerarli in linea con il trend negativo di questi anni complicati. Eppure la speranza non abbandona il genere umano, ce lo conferma uno studio condotto da Ipsos, una tra le più grandi aziende al mondo nel settore delle ricerche di mercato, analisi di opinione e consulenza strategica. Ipsos, nell’annuale sondaggio condotto in 33 Paesi, rivela un quadro generalizzato di leggero ottimismo sull’anno nuovo. La maggior parte delle persone intervistate (71%), infatti, ritiene che il 2025 sarà un anno migliore, percentuale in leggero aumento (1 punto percentuale) rispetto alle previsioni dell’anno precedente. Sarà probabilmente la forza del sentimento di speranza che predomina in quest’anno di Giubileo, e francamente non possiamo immaginarci uno scenario globale ancora più complesso di quello attuale. Noi no, ma c’è stato chi invece ha avuto molto da dire sul futuro, compreso l’anno che sta per arrivare. Parliamo del più noto astrologo e farmacista del mondo, Michel de Nostredame, meglio noto come Nostradamus.
A suon di quartine, il singolare preveggente, infatti ha lasciato nei suoi scritti una serie di eventi storici che negli anni si sono rivelati delle vere e proprie profezie che hanno interessato l’intero mondo, dalla rivoluzione francese, all’esplosione della bomba atomica fino all’ascesa al potere del dittatore Hitler. Per questo negli anni i suoi scritti hanno destato sempre maggiore interesse e le sue previsioni non ci risparmiano qualche preoccupazione, in modo particolare quest’anno le sue previsioni non lasciano presagire nulla di positivo. L’astrologo francese ha parlato del 2025 sotto diversi punti di vista, a cominciare dall’aspetto che riguarda la grave situazione climatica che già da anni sta creando enormi problemi all’umanità e purtroppo si accentuerà in questo anno attraverso delle situazioni estreme con la terra che diventerà ancora più arida e con le inondazioni fuori controllo che causeranno fame diffusa. Tra i cataclismi segnalati da Nostradamus vi è un potente terremoto di proporzioni catastrofiche che causerà uno tsunami devastante che metterà in ginocchio tantissimi paesi, a cominciare dal Giappone. Non solo terremoti e Tsunami, anche una potente eruzione, più potente dell’eruzione Vesuviana del 79 d.C. sconvolgerà il mondo. Tra i problemi climatici, lo scioglimenti dei ghiacciai riporterà alla luce un virus vecchio un migliaio di anni e che potrebbe essere addirittura mortale. Il vecchio profeta francese, ha avuto un pensiero anche per la situazione di geopolitica mondiale ed ha predetto durissime battaglie per mare di un “avversario rosso”, per molti il riferimento era alla situazione tesissima tra Cina e Taiwan.
Ma le cattive notizie di Nostradamus, però riguardano anche persone specifiche come il Pontefice per il quale ci sarà un “successore romano”… sarà mica per questo che il Papa ha voluto dedicare questo Giubileo alla speranza che, come si sa bene, è sempre l’ultima a morire?
Insomma a sentir il noto indovino, l’anno del Giubileo, sarà molto complicato e segnato da eventi negativi, ma la speranza è davvero l’arma potente che noi tutti abbiamo a disposizione per combattere contro le prossime avversità. Così come ha fatto Papa Francesco, il 24 dicembre appena trascorso, aprendo la grande porta di San Pietro, apriamo anche noi al nuovo anno e lasciamo passare la speranza!
Ci uniamo anche noi alla speranza di un futuro migliore, senza crudeltà, senza guerre, senza povertà, dolore e tristezza. Che il nuovo anno sia al contrario pieno di meraviglie!
Redazione La Pagina