Nel 2018 il 69% delle persone con disabilità era attivo sul mercato del lavoro, tuttavia la loro qualità di vita sul lavoro è meno buona di quella delle persone senza disabilità. Ad esempio, subiscono più discriminazioni e violenze sul posto di lavoro. In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, il 3 dicembre l’Ufficio federale di statistica UST ha pubblicato un nuovo prontuario statistico sulle pari opportunità delle persone con disabilità
La disabilità assume forme differenti in funzione della definizione utilizzata. Di conseguenza, il numero di persone con disabilità varia a seconda di quale sia la definizione considerata e i diversi gruppi si intersecano solo parzialmente. Dal punto di vista medico, oltre il 4% della popolazione dai 15 anni in su che vive in economie domestiche private presenta limitazioni funzionali forti o totali, ad esempio in termini di udito, vista, locomozione o memoria.
Alle persone con disabilità, vengono peraltro spesso associate quelle che, a causa di disturbi fisici, beneficiano di prestazioni dell’assicurazione invalidità. In totale, nel 2019 il 6% della popolazione ha percepito prestazioni dell’AI e il 4% una rendita di invalidità. Dal punto di vista delle pari opportunità, comunque, sono definite persone con disabilità solo quelle che hanno un problema di salute duraturo e sono limitate nelle normali attività della vita quotidiana (in maniera grave o lieve). Nel 2018, il 5% della popolazione che viveva in economie domestiche private era limitato gravemente e un altro 17% lo era lievemente.
Le persone con disabilità lavorano per lo più a tempo parziale…
Le persone con disabilità partecipano ampiamente al mercato del lavoro, anche quando sono fortemente limitate nelle attività della vita quotidiana. Mentre l’82% delle persone senza disabilità è professionalmente attivo, lo è anche il 69% delle persone con disabilità (valori tratti dalla SILC 2018). In presenza di limitazioni forti, questo tasso è comunque del 46%. Il 40% delle persone con disabilità occupate lavora a tempo parziale (meno di 36 ore a settimana), mentre delle persone senza disabilità lo fa solo il 27%. Questa differenza dipende molto dal tipo di disabilità.
…e spesso subiscono discriminazioni sul lavoro
Rispetto alle persone senza disabilità, quelle con disabilità sono esposte in misura maggiore a discriminazioni e violenza sul lavoro. Nel quadro dell’Indagine sulla salute in Svizzera 2017, il 26% delle persone con disabilità ha dichiarato di essere stato confrontato, nei dodici mesi precedenti l’indagine, ad almeno una delle nove forme di discriminazione o violenza esaminate. Tra esse rientrano discriminazioni legate all’età, al sesso, all’origine o alla disabilità, violenza verbale o fisica, minacce, intimidazione, mobbing e molestie sessuali. A titolo di paragone, tra le persone senza disabilità questo valore è pari al 18%.
Il 4% delle persone con disabilità, inoltre, si sente discriminato sul lavoro a causa della propria disabilità. Nei casi più frequenti, tuttavia, le persone con disabilità subiscono intimidazioni/mobbing e molestie (11%) come pure discriminazioni legate all’età (9%) alla stessa stregua delle persone senza disabilità.
Un’altra considerazione riguarda il fatto che le persone fortemente limitate nello svolgimento delle attività della vita quotidiana subiscono maggiormente discriminazioni legate alla disabilità (12%). Addirittura il 34% di loro ha dichiarato di aver subito almeno una forma di discriminazione negli ultimi dodici mesi.
Una persona con disabilità su nove ha difficoltà a usare i trasporti pubblici
Le persone con disabilità sostengono di incorrere più frequentemente in difficoltà nell’usufruire dei trasporti pubblici rispetto al resto della popolazione. Nonostante gli sforzi delle imprese di trasporti pubblici per migliorare l’accesso alle loro infrastrutture, ciò continua a costituire un problema per l’11% delle persone con disabilità. La percentuale sale quando si tratta di persone con disabilità fortemente limitanti. Nel complesso, tre persone su dieci dichiarano di avere difficoltà quantomeno leggere a spostarsi da sole con i trasporti pubblici.
Fonte: UST