Anche nel Bel Paese si registra una crescita esponenziale delle vacanze “senza albergo”
Italiani e stranieri scelgono, anzi confermano, un modo diverso di trascorrere le proprie vacanze: niente più alberghi ma soggiorni in case vacanze con un aumento del 74% rispetto al 2015, come rivelato dall’analisi dell’osservatorio Homeway.
La stessa analisi rivela che a scegliere questo tipo di soggiorno è poi l’87% degli italiani, mentre le località italiane più richieste sono, nell’ordine, Sardegna, Puglia e Sicilia. Complice la crisi, chi in questi anni alla vacanza proprio non ha voluto rinunciare ha scoperto i vantaggi dei soggiorni low cost: è nato così il fenomeno delle case vacanze. Una soluzione che fa bene alle tasche, perché permette di spendere meno rispetto ad un normale albergo, e anche alla privacy, perché non impone nessun orario e regala grande indipendenza e tranquillità, talvolta pagata a peso d’oro.
Un modo insomma di godersi appieno le proprie ferie senza dover pensare alla frenesia e alle tempistiche degli alberghi, per avere a disposizione uno spazio maggiore e tutti i confort che una stanza d’hotel non permette ma anche per godere in esclusiva di servizi che in un hotel andrebbero condivisi, come ad esempio la piscina; da non trascurare anche il fatto che questa soluzione si rivela ottimale anche per le famiglie con bambini. Il trend, ovviamente, corrisponde ad un incremento dell’offerta: a crescere, infatti, non è solo la domanda ma anche l’offerta di affitti turistici, che risponde all’esigenza di mettere a reddito un immobile poco usato.
Gli italiani assecondando quindi le esigenze dei turisti stranieri e non, si sono scoperti anche un popolo di albergatori “casalinghi”, come rivela un’altra analisi di Booking.com, colosso olandese di prenotazioni online che ha constatato la crescita del trend delle Case Vacanza in tutta Italia. La tendenza è diffusa dal Nord al Sud e non si tratta solo di stanze ma di intere abitazioni con accesso sul mare, casali di campagna trasformati in residenze di lusso, sino alle casette in montagna che diventano veri strumenti di guadagno.
“Nell’ultimo anno abbiamo registrato una crescita del 100% del numero di registrazioni di case vacanze ma il boom vero e proprio è scoppiato tre anni fa” afferma il Manager italiano del sito olandese. Una mossa anti-crisi che ha incrementato il business famigliare, considerando che sempre più giovani prendono in mano le redini di questa nuova attività ereditandola dai genitori o sfruttando le proprietà familiari: a proporre strutture sono infatti più privati che aziende, con la disponibilità di più appartamenti nella stessa località o la classica “casa a mare” che in tempi di crisi economica diventa un’entrata sicura e redditizia. Ma se è vero che il fenomeno delle case vacanza nasce originariamente dall’idea di un soggiorno low cost in tempi di crisi, è altrettanto vero che i proprietari degli immobili da affittare per le vacanze si sono adeguati anche ad una richiesta sempre in continuo aumento, offrendo soluzioni che nulla hanno da invidiare ai più lussuosi hotel a cinque stelle: dai pied à terre a due passi dal Duomo di Milano o da San Pietro ai super attici con affaccio da poster e piscina in terrazza, dalle ville al mare ai casali in campagna trasformati in residenze di lusso.