Il termine Carnevale, che deriva probabilmente dal latino carnem levare ovvero “togliere la carne”, indica il banchetto che si teneva il martedì grasso, ovvero l’ultimo giorno di Carnevale, e contemporaneamente l’inizio del periodo di Quaresima, tempo di digiuno e purificazione per i credenti in attesa della Pasqua.
Durante il periodo che noi comunemente chiamiamo Carnevale nell’antica Roma, si celebrava la fertilità della terra che, dopo il torpore invernale, tornava a rivivere e nutrire uomini e animali. Per il loro carattere, l’antica festa romana dei Saturnalia (dedicata al dio Saturno) e le Dionisie greche (in onore del dio Dionisio) ricordano da vicino il nostro Carnevale.
Gli antichi vedevano in Saturno il dio dell’età dell’oro, un’epoca felice in cui tutti vivevano in uno stato di eguaglianza, ove l’abbondanza dei frutti terreni era una certezza. La rievocazione di quel momento, durante i Saturnalia, si esplicava oltre che con banchetti e balli con un momentaneo sovvertimento, in chiave scherzosa e dissoluta, degli obblighi sociali e delle gerarchie costituite, in favore del “caos” e del disordine che tutto permetteva.
Così, gli schiavi potevano considerarsi uomini liberi e comportarsi di conseguenza, eleggendo ad esempio un Princeps (caricatura della classe dominante) al quale affidavano ogni potere. Vestito con capi sgargianti e una maschera, rappresentava la personificazione di una divinità degli inferi (Saturno o Plutone) preposta alla custodia delle anime dei defunti e protettrice dei raccolti.
Questa tradizione la si festeggia anche a Ginevra da 7 anni, con gli alunni dei corsi di Lingua e Cultura Italiana. L’evento itinerante che per motivi organizzativi e di disponibilità delle sale non sempre puo’ essere organizzato nel periodo che precede la Quaresima, quest’anno svoltosi nella Città d’Onex il 13 di marzo, è stato organizzato in sinergia con la SAIG (Società delle Associazioni Italiane a Ginevra) il CAE (Comitato Assistenza Educativa), l’Ufficio Scuola del Consolato Generale d’Italia a Ginevra e con la Città d’Onex.
I docenti, carichi di decorazioni e addobbi vari, frutto di un sapiente lavoro manuale, capitanati dal Dirigente Scolastico Damiano De Paola, hanno iniziato ad allestire la sala alle 14,30. Alle 16,00 ha preso corpo gradualmente la festa con l’arrivo delle prime mascherine accompagnate dai numerosi genitori. Presenti in sala Il Console Generale d’Italia Antonino La Piana, la Console aggiunta Roberta Massari, Il Dirigente Scolastico Damiano De Paola, il Coordinatore della SAIG Carmelo Vaccaroe il Vice-Presidente del CAE Pasquale Foglia.
Nuova formula per il Carnevale 2019 con una proposta didattica innovativa e l’allestimento di diversi atelier che hanno riscontrato un successo quasi inaspettato da parte dei quasi 200 bambini presenti in sala: l’atelier circo animato dal circense Aliocha, l’atelier foto, gli atelier bricolage allestiti e coordinati dai docenti ministeriali e dai docenti CAE.
Aliocha ha insegnato ai bambini alcune tecniche di acrobazia e giocolieria, mentre gli altri atelier hanno dato sfogo alla fantasia con la costruzione di piccoli giocattoli carnascialeschi. Un angolo è stato dedicato alle truccatrici ed i bambini non hanno esitato a sottoporsi come cavie pur di avere uno stupendo trucco sul viso.
Gli sguardi soddisfatti dei partecipanti hanno ripagato ampiamente ogni sacrificio e i sorrisi dei bimbi che hanno ricevuto un personale ricordino voluto dalla Giunta del CAE, hanno illuminato l’ambiance tra canti e balli. Un grazie di cuore a tutti i docenti, veri e silenziosi artefici della manifestazione, nonché a tutti gli attori coinvolti nella riuscita manifestazione.
Dopo due ore di spettacoli, i bambini ed i loro accompagnatori si sono impegnati con convinzione a rendere onore all’immenso buffet di dolci e salati, arricchito da tante prelibatezze squisitamente italiane.
Da come ci si augurava alla vigilia, anche questa 7ma edizione è stata un successo di partecipazione, in cui fantasia, creatività e leggerezza si sono mescolate in un mix travolgente. Una festa che si è conclusa, come da buona tradizione italiana, con uno spettacolare buffet preparato dai genitori ricco di prelibatezze dolci e salate dai sapori inconfondibili della nostra amata Italia.
Un ringraziamento speciale a tutti i docenti che con garbo, professionalità e spirito di sacrificio hanno saputo rinnovare con stile e delicatezza un appuntamento culturale ormai da tempo radicato nel cantone di Ginevra.
CAE/Ufficio Scuola/SAIG