Tornano i tagli classici per chi vuole cambiare look
Il bob è sempre il taglio più classico e desiderabile della stagione invernale sia in versione corta che in quella media; viene riproposto sia per le sfilate che dalle ultime icone televisive in una versione definita Wob con frangetta e taglio corto deciso. La star televisiva che ha riportato in voga il taglio è Ursula Corbero ovvero Tokyo, la protagonista della serie “La casa di Carta” (o Casa de Papel nel titolo spagnolo originale) successo mondiale di Netflix, la quale si è ispirata a sua volta ad una giovanissima Natalie Portman che interpretò la bambina di un film cult francese degli anni ’80 intitolato Leon di Luc Besson. Ancora, Uma Thurman portava lo stesso taglio ma leggermente più lungo durante le riprese di Pulp Fiction a conferma dello styling per donne dal carattere deciso, ovviamente non facile da portare e quindi non per tutte.
È ideale per chi ha il viso ovale, un po’ spigoloso mentre è da evitare per i visi tondi o quadrati perché metterebbe in risalto i difetti rendendo i lineamenti più duri. Più lungo e senza frangia, ovvero il long bob classico è più semplice da portare e meno impegnativo e rimane il taglio preferito da molte star. Aldo Coppola ne ha creato uno “destrutturato” e voluminoso per Elisabetta Canalis che può essere portato sia con un effetto liscio e glossy che con onde create ad effetto per dare uno stile anni trenta. In classifica, dopo il bob, ci sono i tagli pixie. Capelli corti con ciuffi lunghi dalle diverse scanalature e con frange zig zag sfoggiate per esempio da star come la bellissima Scarlett Johansson e l’altra stella hollywoodiana Kirsten Stewart.
Dalle sfilate alle star televisive possono prendere ispirazione chi ha, appunto, il viso più rotondo. Infatti, lo abbiamo già visto un paio di anni fa proposto in anteprima da Adele ma ora la moda è confermata: ritornano cofane e cotonature!
La cantante sfoggiava raccolti e semi raccolti in stile sixties per ogni occasione e se, nel 2016 era una novità, ora la capigliatura viene proposta su tante passerelle, in primis da Valentino. Lo stile anni sessanta si ispira chiaramente a Brigette Bardot sia come cotonature importanti con il volume concentrato sulla nuca sia nelle code. Più elegante la cofana di Audrey Hepburn che regalava un’aura di inarrivabile stile nel film Colazione da Tiffany mentre selvaggia e indomabile era la cotonatura di Jane Fonda, diretta da Roger Vadim in Barbarella del 1968. Qualsiasi sia l’ispirazione da cui vogliamo trarre spunto, bisognerà saper utilizzare spazzole, pettini e lacca per riuscire a creare volume dove, purtroppo, manca. Rivisitazioni attuali, queste proposte di hairstyle, di quella che era la parrucca settecentesca, eccessiva e ingombrante ma sicuramente d’impatto visivo. Forse, di fatto, per cofane altissime erano più comode e pratiche le parrucche ma, una via di mezzo per soddisfare la voglia di anni sessanta, dal parrucchiere si può sicuramente trovare.
foto: Ansa