La settimana si è aperta con una notizia davvero terribile. Nella nottata un potente terremoto ha scosso le terre e il sonno della popolazione turca e siriana. Ancora si sta scavando tra le macerie di quello che resta dei luoghi colpiti dove migliaia di persone sono rimaste ferite e almeno più di mille purtroppo sono morte. Quel che è peggio è che si tratta di un bilancio momentaneo, visto che ancora si scava disperatamente per trovare superstiti.
Nelle mattinate, inoltre, un’allerta tsunami ha interessato molte zone del Sud Italia, in modo particolare la Sicilia, dove le prime onde hanno toccato le nostre coste intorno alle 6:00 di mattina ma con poca potenza, per cui l’allarme è rientrato. Nel frattempo sono iniziati i messaggi di solidarietà per i Paesi colpiti da questo disastro sismico e gli aiuti che arrivano anche da Kiev e Mosca.
Il tragico bilancio che purtroppo si aggiorna di ora in ora, però ha distolto solo per un momento il dibattito pubblico italiano dal fatto che invece ha scosso nel fine settimana l’Italia, dove ad essere in pericolo di vita è un uomo, un terrorista, Alfredo Cospito. In questo momento, infatti, la questione è se Cospito deve o non deve morire in galera, in regime di 41bis, a causa dello sciopero della fame che ha volontariamente deciso di fare per protestare contro le sue condizioni di detenuto e in generale contro le condizioni dei detenuti del 41bis (ricordiamo tutti mafiosi e brigadisti).
Per la Premier Giorgia Meloni non si può assolutamente cedere ai ricatti di un terrorista che si trova a scontare quella detenzione per delle azioni che ha fatto in passato e perché ha continuato a minacciare lo Stato anche da dietro le sbarre. Dunque non importa se quell’uomo sta mettendo a rischio la propria vita, non si può scendere a compromessi con un terrorista. C’è chi però è di tutt’altro avviso. Ilaria Cucchi, senatrice dell’alleanza Verdi e Sinistra, nonché sorella di Stefano Cucchi, morto in carcere in una situazione completamente diversa, ma il cui impegno si concentra sulla tutela dei diritti dei carcerati, ha incontrato Cospito e ne ha denunciato le estreme condizioni di salute. “Ho trovato le condizioni di Alfredo Cospito a dir poco allarmanti e peggiora di giorno in giorno e di ora in ora. La cosa che mi mette più preoccupazione è che non ha nessuna intenzione di interrompere lo sciopero della fame, per lui è una lotta politica”. Cospito, dunque, ha parlato di “lotta politica” e in effetti la protesta da lui intrapresa ha avuto una conseguenza politica innescando una vera e propria scossa tra i partiti, non solo per le accuse che stanno seguendo tra Pd e i partiti di maggioranza, ma anche all’interno della coalizione di centrodestra. La Premier, infatti, difendendo a spada tratta i due suoi fedelissimi collaboratori, Donzelli e Dalmastro, prende una posizione che riflette senza dubbio l’identità politica estrema e aggressiva sia di Fratelli d’Italia che di Lega, mentre si allontana dall’ideologia molto più moderata di Forza Italia, creando un evidente allontanamento con questa parte della maggioranza. Sicuramente la situazione sarà più chiara dopo le prossime elezioni in Lombardia quando, con l’eventuale vittoria di Attilio Fontana (a cui Berlusconi avrebbe preferito Moratti), si configurerà una posizione sempre più di estrema destra della squadra di Governo, concretizzando così le paure del leader di Forza Italia (e non solo!).
Redazione La Pagina