Cosa accomuna il Concorso d’Eleganza per auto storiche di Villa d’Este, che nelle scorse settimane ha concluso la sua edizione 2023 a Cernobbio, sulle rive del Lago di Como, ed il corrispondente Concorso americano di Pebble Beach, a Monterey County, in California? Cosa li rende eventi unici e di richiamo mediatico globale?
Iniziamo da un dettaglio rivelatore: quest’anno entrambi condividono quasi interamente la medesima commissione esaminatrice, guidata da Christian Kramer, tedesco per nascita ma cittadino del mondo per riconosciuta competenza automobilistica.
Altra e più semplice osservazione: il livello delle vetture esposte rappresenta il massimo del collezionismo internazionale e porta gli orgogliosi proprietari, il pubblico presente, la stampa specializzata, e lo sponsor tecnico, che a Cernobbio è il gruppo automobilistico BMW, a condividere la magia di una perfezione stilistica e tecnica entrata nella storia, e rinnova il suo momento di gloria nelle breaking news rivolte ad un pubblico di giustificati, e sempre benvenuti, appassionati.
In particolare, é dalla sua prima edizione del 1929 che il concorso lariano, per una prassi ormai diventata privilegio dinastico, è riservato solo alla produzione automobilistica più esclusiva.
Ma proseguiamo con ordine. Restiamo sulle rive del Lago di Como, ed annunciamo la vincitrice assoluta della edizione 2023: è una Duesemberg del 1935 SJ carrozzata Gurney Nutting Speedster, di proprietà di William Lyon, erede di una famiglia di collezionisti americani e che proprio con questo modello ha già vinto il concorso californiano di Pebble Beach.
Valore tecnico e storico si sovrappongono alla leggenda che accompagna questa vettura.
Duesemberg erano le vetture preferite da star del cinema come Gary Cooper, Clark Gable, Greta Garbo, e da Jay Gatsby, il protagonista del “Grande Gatsby”, capolavoro letterario dello scrittore Francis Scott Fitzgerald.
I fratelli Duesemberg, emigrati a fine Ottocento dalla Germania negli USA, nel primo dopoguerra raggiunsero notorietà commerciale grazie alle prestazioni ed alla potenza dei loro motori, specie il modello vincitore a Cernobbio, che già un secolo fa raggiungeva i 220 km/orari.
Acquistata a Londra da un nobile Maharaja indiano, la Duesemberg vincitrice della rassegna lariana durante la seconda guerra mondiale fu esportata negli States, ed in seguito ceduta agli attuali proprietari.
Proseguendo, tra le otto classi in cui erano suddivise le novanta vetture presenti al concorso di Eleganza Villa d’Este 2023, segnaliamo la Ferrari 250 GT Spider California 1961, della Keybridge Collection di Hong Kong, plebiscitata dai voti dei 9000 spettatori presenti e vincitrice della prestigiosa Coppa d’Oro.
Un altro riconoscimento della giuria popolare è stato assegnato, nella categoria Concept Cars & Prototypes, alla Coupé Huayra 2022 della maison modenese Pagani.
Anticonformistico, in un periodo in cui sembriamo apparentemente destinati al silenzio della mobilità elettrica, è stato invece il premio Canto del Motore, attribuito al conte belga Christophe di Ansembourg per il rombo della sua Porsche 917 K del 1970.
Ma dove i colori italiani hanno dominato nelle preferenze del pubblico internazionale è stato nella categoria Granturismo, che ha visto premiata una Ferrari 330 GTC Speciale Coupé 1967 carrozzata Pininfarina, del filantropo americano-tailandese William Heinecke, seguita dalla Alfa Romeo 6C 2500 SS Berlinetta carrozzata Riva del 1950, del businessman statunitense Stephen Bruno.
Per la cronaca di giornata, quest’anno a fare notizia è stata la mancata vittoria della fuoriserie presentata da Corrado Lopresto, tra i piu’ noti collezionisti italiani a livello mondiale e per un ventennio presenza fissa sul podio dei vincitori in almeno una delle categorie esposte a Villa d’Este.
Vincitore morale, quindi, ma non in graduatoria, Lopresto quest’anno ha partecipato con una Lancia Florida del 1957.
Carrozzata Pininfarina, spinta da un motore di 2200cc ed accreditata di una velocità massima di 150 km/h, il capolavoro stilistico di casa Lancia anticipava le linee che in seguito avrebbero reso famosa la Flaminia, protagonista di molte produzioni cinematografiche ed ammiraglia dei capitani di industria italiani nei favolosi anni Sessanta del secolo scorso, quelli del boom economico.
Tra le manifestazioni collaterali alla manifestazione lariana segnaliamo anche il FuoriConcorso, evento che dal 2019 si svolge negli spazi espositivi delle adiacenti Villa del Grumello, Villa Olmo, e Villa Sucota; protagoniste della edizione 2023 sono state le vetture moderne ad alte prestazioni e, fra l’altro, anche il gruppo automobilistico Porsche che proprio quest’anno celebra il 75° dalla fondazione.
Parallelamente al Concorso di Villa d’Este, a Cernobbio si è tenuta una asta di auto storiche che RM Sotheby’s organizza a cadenza biennale.
Complessivamente positivo il successo anche di questa manifestazione: sui 56 lotti proposti soltanto 9 sono rimasti invenduti.
A dominare l’interesse del pubblico, come nelle previsioni, è stata la produzione delle marche italiane.
In particolare, segnaliamo una Ferrari 312 PB del 1972, in passato regina delle competizioni sportive nella categoria marche ed oggi protagonista dell’interesse degli investitori, aggiudicata per 12 milioni di euro.
A seguire, una Bugatti Chiron del 2019, venduta per oltre 2,8 milioni di euro.
Subito dopo si è piazzata una Lamborghini Countach LP 400 carrozzata Bertone, del 1977, già di proprietà del cantante Rod Stewart, che per 900 mila euro ha trovato un nuovo proprietario.
Il mercato delle auto da collezione, ci ha riferito Peter Haynes direttore marketing di RM Sotheby’s per l’area EMEA, superate le incertezze legate alla pandemia, oggi evidenzia un recupero di interesse da parte degli investitori.
Inoltre, a titolo personale, osserviamo che le preferenze di questo particolare settore si stanno orientando alle supercars ed alle youngtimers, mentre le vetture classiche e la produzione del secondo dopoguerra mostrano un riaggiustamento dei valori, fatta eccezione per auto di particolare interesse storico.
In espansione anche il comparto delle vendite online, specie negli Stati Uniti, come conseguenza della rivoluzione digitale favorita dalla pandemia e l’ingresso sul mercato di una nuova generazione di investitori.
di Andreas Grandi & Nicoletta Tomei