In occasione della sua seduta dello scorso venerdì il Consiglio federale ha licenziato un rapporto concernente il trattamento fiscale delle multe. Le multe sono di carattere penale e non possono essere dedotte dalle imposte. Lo stesso vale per le sanzioni amministrative finanziarie a carattere penale. È tuttavia possibile dedurre le sanzioni che comportano una riduzione degli utili e che diminuiscono quindi un utile imponibile conseguito in modo illecito
I privati e le imprese non possono dedurre le multe fiscali. È quanto discende dalle prescrizioni della legge federale sull’imposta federale diretta (LIFD) e della legge federale sull’armonizzazione delle imposte dirette dei Cantoni e dei Comuni (LAID). Il Consiglio federale ritiene che anche le altre multe non costituiscano spese giustificate dall’uso commerciale e che non possano pertanto essere dedotte dalla base di calcolo dell’utile imponibile. La deducibilità fiscale di siffatte multe ne sminuirebbe il loro ruolo punitivo. La diminuzione di gettito fiscale che ne risulterebbe dovrebbe essere sopportata indirettamente dai contribuenti, ciò che a parere del Consiglio federale non corrisponde affatto allo scopo di una multa. Lo stesso vale per le sanzioni amministrative finanziarie sempre che esse siano inflitte a scopo penale.
Per contro, le sanzioni che riducono gli utili possono essere dedotte dalle imposte. Dato che non perseguono uno scopo penale, esse costituiscono una spesa giustificata dall’uso commerciale. Il trattamento fiscale delle multe, delle sanzioni amministrative finanziarie e delle sanzioni che riducono gli utili non è espressamente disciplinato nella legislazione in vigore. L’interpretazione della legge consente unicamente di accertare se si è in presenza o no di una spesa giustificata dall’uso commerciale. Nel suo rapporto il Consiglio federale ritiene pertanto possibile l’inserimento nella LIFD e nella LAID di disposizioni che facciano chiarezza.