Entro il 2030 le emissioni di CO2 causate dai viaggi in aereo dell’Amministrazione federale dovranno essere ridotte del 30 per cento. Il «Piano d’azione Viaggi in aereo», adottato dal Consiglio federale a metà dicembre, comprende diverse misure a tale scopo. Ad esempio in futuro, per viaggi della durata inferiore alle 6 ore, si dovrà prendere il treno anziché l’aereo. Inoltre sui voli a lunga percorrenza si dovrebbe scegliere la economy class invece della business class.
Il «Piano d’azione Viaggi in aereo» è parte integrante del «Pacchetto clima per l’Amministrazione federale», adottato dal Consiglio federale il 1° luglio scorso. Entro il 2030 il Governo intende infatti neutralizzare l’impatto climatico dell’Amministrazione federale e in tal senso ha adottato anche il «Piano dettagliato Gestione delle risorse e management ambientale dell’Amministrazione federale (RUMBA) 2020+» nonché gli obiettivi di riduzione 2020–2023 armonizzati con il Pacchetto clima.
Il «Piano d’azione Viaggi in aereo» sarà attuato da tutte le unità amministrative federali a partire dalla metà del 2020 e comprende le seguenti misure:
In treno anziché in aereo: se la destinazione può essere raggiunta in meno di 6 ore in treno, i collaboratori viaggeranno con questo mezzo di trasporto. La Centrale viaggi della Confederazione stilerà in collaborazione con l’Ufficio federale del personale un elenco delle destinazioni che in linea di massima possono essere raggiunte in treno.
In economy anziché in business: i voli in business class saranno possibili solo se il volo diretto è almeno di 9 ore o se il volo con scalo intermedio è almeno di 11 ore.
Delegazioni più piccole: il numero di delegati da inviare alle conferenze internazionali deve essere mantenuto possibilmente contenuto. La regola, già in vigore, dovrà in futuro essere applicata in maniera sistematica dai Dipartimenti. Le deroghe esistenti saranno riesaminate.
Conferenze telefoniche e videoconferenze: in alternativa ai viaggi di servizio si dovrà ricorrere maggiormente alle conferenze telefoniche e ai viaggi di servizio. I collaboratori potranno seguire appositi corsi di formazione. Inoltre saranno apportate le necessarie modifiche tecniche ai sistemi di videoconferenza, in modo da consentire una partecipazione anche a conferenze organizzate da terzi.
Di che cosa si tratta?
Il 3 luglio 2019 il Consiglio federale ha approvato il «Pacchetto clima per l’Amministrazione federale», con il quale si prefigge di ridurre, entro il 2030, le emissioni di gas serra dell’Amministrazione federale in Svizzera del 50 per cento rispetto al 2006 e quelle del DDPS di almeno il 35 per cento rispetto al 2001. Il resto verrà compensato mediante certificati di riduzione delle emissioni. In questo modo l’Amministrazione federale adempie più efficacemente la sua funzione esemplare per la riduzione delle emissioni di gas serra nonché per l’aumento dell’efficienza energetica e dell’impiego delle energie rinnovabili. Il «Pacchetto clima per l’Amministrazione federale» stabilisce l’orientamento per ulteriori misure sul traffico aereo, il parco veicoli e il settore degli edifici.
Le misure sul traffico aereo sono concretizzate mediante il «Piano d’azione Viaggi in aereo» adottato in data odierna. Con il «Piano dettagliato RUMBA 2020+» e gli obiettivi RUMBA per il periodo 2020-2023 il Consiglio federale dà seguito all’attuazione degli obiettivi per il clima presso l’Amministrazione federale. Infine il Consiglio federale ha adeguato i limiti del sistema tra il Sistema di gestione dell’ambiente e dell’assetto territoriale del DDPS (SGAA DDPS) e, di conseguenza, l’obiettivo di riduzione del CO2 stabilito per le unità amministrative del DDPS entro il 2030, portandolo dal 35 al 40 per cento.
UFE