Se, alla sua inaugurazione nel 1967, il CES di Las Vegas appariva come una semplice esposizione dedicata all’elettronica domestica, questa rassegna è ora la principale rassegna globale per le tecnologie e le applicazioni digitali di ultima generazione, che ora sintetizziamo per aree tematiche:
- AI e Automazione: Le tecnologie di Intelligenza Artificiale (AI) agentica, evoluta al punto di essere capace di azioni e decisioni assimilabili alla volontà umana, presentate al CES 2025 ottimizzeranno la competitività e le metodiche produttive, relazionali e persino la logistica delle nostre preferenze sociali. Per i non addetti ai lavori, ad esempio: in ambito turistico, assistenti virtuali e soluzioni AI multilingue sono pronte a personalizzare e arricchire l’esperienza dei visitatori e a ispirare le decisioni sull’attrattività e la ricettività di un territorio.
- Tecnologie sostenibili: Le innovazioni legate all’energia verde e all’Internet of Things-IoT, ovvero l’utilizzo interdipendente di attività umane e degli assistenti digitali, costituiranno un’opportunità per le imprese che adottano la sostenibilità ambientale come priorità industriale, requisito quest’ultimo che orienta le scelte di mercato, il giudizio reputazionale delle strategie delle aziende e probabilmente anche le attitudini dell’elettorato nelle priorità di voto.
- Robotica avanzata e Realtà Virtuale e Aumentata: Confermando quanto espresso in precedenza, queste tecnologie moltiplicheranno le esperienze immersive e valorizzeranno le competenze tecniche e culturali.
A definire i termini che abbiamo appena riassunto e che i non addetti ai lavori potrebbero semplificare come teorici, ricordiamo che alcuni studiosi, prima della pandemia, dichiaravano che in un lontano futuro le fabbriche avrebbero richiesto la presenza solo di un cane e di un uomo: il cane per allontanare i malintenzionati e l’uomo per nutrire il cane, mentre le attività manifatturiere sarebbero state totalmente digitalizzate.
Il CES 2025 segnala invece che questa provocatoria metafora non solo è in fase di progressiva realizzazione, ma è altresì sconfessata da tre elementi oggi di attualità:
- I robot avanzati: ricordiamolo, sono dotati di AI agentica e dunque già in grado di apprendere, adattarsi e gestire autonomamente le mansioni più sofisticate.
- L’AI autonoma: al più tardi entro il 2027, il 15% delle attività umane sarà affidato a robot digitali.
- L’IoT integrato: promuove, interconnette e coordina ogni elemento della catena produttiva.
In parole semplici: stiamo per assistere a una migrazione di attribuzioni professionali dalle persone alla robotica.
In questo percorso, la tradizionale manodopera dei salariati, pur essenziale, passerà da un ruolo attivo a quello di semplice risolutore di eventi straordinari.
A prevenire che tali sviluppi generino disparità sociali divisive e irreversibili, vedremo l’affermarsi di considerazioni morali ed etiche, come: evitare la disoccupazione, favorire la redistribuzione del lavoro e, in particolare, scoraggiare una discriminazione delle classi sociali basata dalle limitazioni di impiego.
Sono sfide impegnative alle quali nessuno si potrà sottrarre ma, questo il messaggio di CES 2025, che società e mondo digitale comunque si troveranno a dover risolvere insieme.
di Nicoletta Tomei