L’ultimo Dpcm divide le regioni italiane in zone a colori in base alla gravità della situazione epidemiologica
L’arcobaleno, che tanto è stato sbandierato sui balconi di tutta Italia durante il primo Lockdown, alla fine è arrivato e sembra invadere concretamente tutta la Penisola. Oggi ci troviamo di fronte un’Italia più colorita, ma non secondo un’accezione briosa del termine ma proprio tecnica: ad un determinato colore corrisponde la gravità della situazione epidemiologica in corrispondenza della tenuta sanitaria. In generale, in tutto il Paese il coprifuoco scatta alle 22 e questa situazione è prevista almeno fino al 3 dicembre. Vediamo a cosa corrispondono i colori e che restrizioni comportano.
Tre colori per zona annunciati dal premier Conte, in base alla gravità della situazione:
Regioni rosse
Corrispondono alle zone che già da venerdì avranno in vigore le misure più restrittive del nuovo Dpcm. Uscite di casa limitate e motivate con l’autocertificazione. Dad a cominciare dalla seconda media. Chiusura per esercizi commerciali, bar e ristoranti. Non è possibile spostarsi da un Comune ad un altro, così come non è possibile lasciare la regione o andare in un’altra regione. Le regioni interessate ad oggi sono Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta.
Regioni arancioni
Da queste regioni è vietato uscire ed entrare. Si può ancora circolare all’interno dei propri Comuni ma non è permesso invece abbandonare il proprio Comune di residenza, domicilio o abitazione. Rimangono aperti i negozi, mentre chiudono bar e ristoranti. La Dad è prevista per le superiori. Attualmente sono considerate zone arancioni la Puglia e la Sicilia.
Regioni gialle
A questo colore appartengono le regioni che possono comportarsi secondo le misure restrittive meno rigide del Dpcm. Fanno parte della zona gialla la maggior parte delle regioni italiane: Veneto e Trentino Alto-Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Umbria, Sardegna, Marche, Molise, Abruzzo, Lazio, Campania, Basilicata. In queste regioni i ristoranti e i bar restano aperti fino alle 18, mentre i negozi mantengono gli orari ordinari. La chiusura è prevista il fine settimana per i centri commerciali. Tra le varie regioni in giallo è permesso lo spostamento.