Ci ha lasciati Little Tony, L’Elvis d’Italia! Da tempo lottava con il tumore alle ossa. È morto ascoltando il suo mito, Elvis Presley
Chi non conosce Cuore matto? È una delle canzoni italiane senza tempo che piace a grandi e piccoli, una canzone ritmata e senza età, come era lui, Little Tony, il sempre giovane cantante col “ciuffo” che ha fatto ballare un’intera generazione negli anni ’60 con le sue canzoni rock più famose, ricordiamo non solo Cuore Matto, ma anche Riderà, La spada nel cuore, Bada bambina, Profumo di mare (sigla della serie tv Love boat) e tante altre ancora, ma tra le prime non dimenticheremo mai 24mila baci, canzone d’esordio a Sanremo del ’61 con l’amico-rivale il molleggiato Adriano Celentano che gli valse il 2° posto al Festival della canzone italiana e lo proclamò al grande pubblico iniziando il mito di Little Tony. Nato a Tivoli 72 anni fa da una famiglia di sanmarinesi, la sua gavetta si è svolta cantando nei matrimoni nei ristoranti dei Castelli assieme ai fratelli, fino a quando un giorno durante un contest al Teatro Smeraldo di Milano arrivò un impresario inglese che lo invitò a fare un tour Oltremanica. Così Antonio Ciacci divenne Little Tony and his brothers e insieme riscossero un discreto successo per un paio d’anni. Quando tornò in Italia si trovò un grande rivale Adriano Celentano, anche lui fan di Elvis, con cui però invece di scontrarsi realizzarono un duetto famoso a Sanremo con 24mila Baci. Da questo momento in poi Little Tony fu il ragazzo col ciuffo, l’Elvis d’Italia, in onore appunto per la sua passione per il cantante americano, una passione che durò per tutti i 35 anni della sua vita e che non abbandonò mai, fino alla fine. Pare infatti che il cantante sia morto nella clinica romana dove era ricoverato da tre mesi per lottare contro il male alle ossa che lo tormentava da tempo, proprio ascoltando Elvis.
Little Toni è morto lunedì 27 maggio scorso e ha segnato un grave lutto nel mondo della musica italiana. «Nei meravigliosi lidi dove ora stai scorrazzando, avrai tutto il tempo, la giovinezza che mai tramonta, e soprattutto la bellezza, per affinarti in un rock superiore, che fra le tribolazioni terrene non è dato ad alcuno di conoscere e che, da lassù invece, è tutta un’altra storia» ha espresso in questo modo il suo ultimo saluto all’amico Adriano Celentano, ma in tanti sono intervenuti giovedì scorso al santuario del Divino Amore, alle porte di Roma, per i funerali del cantante italiano, gli artisti amici e colleghi Al Bano, Mara Venier, Pippo Baudo e Bobby Solo con cui ha condiviso 35 anni di carriera e con cui partecipò a Sanremo 2003 con brano Non si cresce mai. A salutate Little Tony c’erano tanti protagonisti della musica italiana, Tony Renis, Gianni Morandi, Pupo, Rita Pavone e i Cugini di Campagna; e tanti artisti tra cui
Fiorello, Max Tortora, Elena Sofia Ricci, Lorella Cuccarini. Centinaia i fan arrivati da tutta Italia e che hanno salutato l’arrivo del feretro con un caloroso applauso. C’era così tanta gente che non tutti hanno potuto assiste alla funzione religiosa all’interno della chiesa per cui molti si sono dovuti accontentare del parcheggio vicino dove era stato sistemato un maxischermo per l’occasione e dove erano state parcheggiate diverse auto d’epoca, altra grande passione del cantante. Pare che Little Tony vantasse una collezione in cui figurano nomi come la Ferrari Daytona, la Ferrari 330 GT o l’Alfa Romeo 2000 Spider. Ma erano soprattutto le Ferrari le macchine sportive più amate dall’artista, tanto che conobbe anche Enzo Ferrari.
Al termine della funzione funebre la bara del cantante è stata portata fuori dal Santuario del Divino Amore sulle note di ‘Cuore matto’, il suo maggior successo. Non c’era stato miglior saluto per Little Tony, uno più grandi della storia della canzone italiana.
Londra: Concerto contro la violenza sulle donne
Sul palco si sono star della musica mondiale che hanno cantato per esprimere la loro solidarietà contro la violenza ai danni del genere femminile. Lo scorso 2 giugno, infatti, il Twickenham Stadium di Londra ha accolto ben 50 mila spettatori che sono accorsi ad assistere il concerto all’evento intitolato “Sound of Change”, ovvero il grande concerto promosso dalla fondazione Chime for Change per combattere la violenza sulle donne a cui hanno preso celebrità musicali del calibro di Madonna, Mary J. Blige, Jennifer Lopez, Beyoncé e tante altre. “Siamo qui per celebrare le donne, allora balliamo e cantiamo al suono dei più straordinari artisti che adoriamo”ha aperto l’evento con queste parole l’attrice Salma Hayek, signora Pinault. Sul palco anche star al maschile come Simon Le Bon senza i Duran Duran, mentre per l’unica artista italiana che vi ha preso parte è stata Laura Pausini, che prima dell’esibizione ha dedicato un pensiero commosso a una delle ragazze uccise negli ultimi giorni, iscritta al suo fan club.