Putin: Serve una mobilitazione parziale in Russia contro l’aggressiva politica anti-russa dell‘Occidente che ha superato ogni limite!
Il presidente Putin ha voluto rivolgersi direttamente alla sua Nazione in un discorso annunciato nelle ventiquattro ore prima e pronunciato questa mattina alle ore 7:00 (ore svizzere). Il discorso era atteso nella serata di ieri, martedì 20 settembre, ma è stato rinviato a questa mattina con grande stupore di tutti. Non è chiaro il motivo del rinvio, tra le ipotesi più accreditate vi è la possibilità che il discorso fosse stato registrato ma poi rinviato in attesa di sviluppi su un possibile negoziato sotterraneo.
Il discorso di Putin
L’annuncio che già media e analisti avevano in qualche modo ipotizzato riguarda la volontà di Putin di avviare una mobilitazione, parziale o generale, per rafforzare l’impegno militare di Mosca in Ucraina.
La mobilitazione parziale in Russia prevede il richiamo di 300.000 riservisti, ovvero uomini che hanno già servito nell’esercito, con esperienza di combattimento e specializzazioni militari, mentre sono esclusi i militari di leva. Lo ha specificato il ministro della Difesa Serghei Shoigu, citato dalla Tass, aggiungendo che lo scopo della mobilitazione è “controllare i territori liberati” in Ucraina.
Il presidente russo ha detto che userà “tutti i mezzi a nostra disposizione” e che coloro che stanno cercando di usare il ricatto nucleare contro la Russia scopriranno che le carte in tavola possono essere rivoltate contro di loro. “È nostra tradizione storica e destino del nostro popolo fermare coloro che cercano il dominio mondiale, che minacciano di smembrare e rendere schiava la madrepatria. È quello che stiamo facendo ora, e credo nel vostro sostegno” ha detto Putin nel suo discorso televisivo rivolgendosi al popolo russo. “Non sto bluffando”, ha aggiunto il Leader russo, rivolgendosi indirettamente a Occidente e Nato. Nello stesso tempo il Presidente russo ha annunciato un referendum di annessione da tenersi tra il 23 e il 26 settembre nelle regioni ucraine occupate dai russi del Donbass e nelle province di Kherson e di Zaporizhzhia.
Le conseguenze: escalation del conflitto
Questa mossa, accolta con la ferma condanna di tutti i leader occidentali che ne hanno immediatamente proclamato l’illegittimità, potrebbe avere delle tragiche conseguenze. Come spiega il Guardian, Putin – pronto a minacciare di intensificare il conflitto fino all’orlo della guerra nucleare per non ammettere la sconfitta – con l’annessione dei territori occupati attraverso il referendum, avrebbe carta libera di inasprire il conflitto poiché da operazione militare speciale diventerebbe in una guerra difensiva (attaccare i territori occupati sarebbe come attaccare la Russia), quindi sarebbe quasi autorizzato ad usare più esplicitamente la minaccia del ricorso all’arma nucleare.
Nel frattempo, la preoccupazione per la mobilitazione generale e la conseguente chiusura dei confini russi è palpabile nella popolazione russa, tanto che subito dopo il messaggio di Vladimir Putin alla Nazione sono andati esauriti i biglietti per i voli odierni da Mosca, verso Erevan e Istanbul, ovvero le poche destinazioni con volo diretto. La notizia è stata diffusa dalla testata indipendente russa Meduza.
Redazione La Pagina