Svelato il piano dei “mille giorni” del Governo Renzi
Ilcountdown delle riforme è iniziato precisamente Lunedì 1° settembre. Da questo momento in poi il Governo Renzi ha 1000 giorni di tempo per attuare tutte le riforme necessarie per attuare la grande rivoluzione che investirà l’Italia intera. “In questi mille giorni le proposte che abbiamo fatto troveranno concretizzazione o meno” afferma determinato Renzi.
Prima di tutto la verificabilità degli obiettivi raggiunti: Renzi presenta al popolo italiano il sito web passodopopasso.italia.it, dove si potrà verificare il programma di governo e i risultati raggiunti. Il sito sarà aggiornato continuamente. Dopo passa ad elencare ciò che è stato fatto fino adesso dal Governo, prima di tutto il provvedimento sugli 80 euro che “non sono una mancia elettorale, ma una scommessa politica che può piacere o meno, ma sono la più grande riduzione di tasse mai fatta e di aiuto al ceto medio”; ma poi non bisogna dimenticare tutti i provvedimenti approvati e quelli all’esame del Parlamento, la riforma del lavoro, la semplificazione fiscale per arrivare alla riforma della Pubblica amministrazione, l’approvazione in prima lettura della riforma costituzionale e della legge elettorale. Del ddl, che attualmente è “in discussione in Parlamento” Renzi spera che venga approvato “ragionevolmente entro l’anno”.
Per quanto riguarda la legge delega sul lavoro, il premier Renzi ha affermato che sarà riscritto lo Statuto dei lavoratori per cambiare gli ammortizzatori sociali e sul mercato del lavoro Renzi guarda al modello tedesco per rendere il nostro mercato come quello tedesco.
La Banca centrale europea, il 18 settembre verserà 200 miliardi di euro per distribuirle alle banche e Renzi assicura che sarà controllato che “le banche diano soldi alle imprese”. Per quanto riguarda le riforme della scuola, oltre all’apertura dei mille asili nido, Renzi afferma che entro questa settimana saranno pubblicate le linee guida delle Riforme della scuola. Infine ha smentito tutte le voci che parlavano di “rimpasto” di governo. “Un ministro ragionevolmente lascerà questo governo il 25 o 26 ottobre dopo il voto del Parlamento Europeo. Da un paio di giorni prima inizieremo a pensarci. Fino ad allora Federica Mogherini è il ministro” degli Esteri.
“I mille giorni sono una occasione ghiotta per la politica: dimostrare che le riforme si possono fare. Questo è il Paese che è apparso sulla scena internazionale come il Paese dei veti. Dei no, non si può. Delle lungaggini e delle procedure. Al termine di questo periodo – assicura il premier – avremo un Paese più coraggioso, più semplice, più competitivo. E dunque una politica più credibile”.