Questo il titolo del convegno organizzato dalla CAVES e dal Comites che si è tenuto sabato 5 novembre alla Casa d’Italia a Zurigo, alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Svizzera Marco Del Panta. Dopo i saluti e la presentazione dei relatori da parte del Presidente della CAVES e del Comites Luciano Alban e i saluti dell’Ambasciatore si è entrati nel vivo della tematica.
Davanti ad un folto ed interessato pubblico composto tra l’altro da numerosi studenti e giovani lavoratori, il professor Lino Guzzella, Presidente dell’ETH di Zurigo, e il professor Sandro Cattacin, Direttore dell’Istituto di ricerche sociologiche dell’Università di Ginevra, hanno dialogato fra loro sui mutamenti in atto nel mondo del lavoro, sul sempre maggior ruolo rivestito dalle tecnologie e sulle paure ed incertezze che esso comporta.
Ne è risultato uno scambio di idee ed opinioni civile, senza peli sulla lingua – come ha detto in conclusione lo stesso professor Cattacin – una riflessione fresca e moderna su una problematica di grande attualità.
Il professor Guzzella ha messo l’accento in particolare sull’importanza della selezione per l’accesso alle scuole superiori e il professor Cattacin ha ricordato come i mutamenti in corso rappresentino una sfida per tutte le fasce sociali. Il Presidente dell’ETH di Zurigo ha inoltre ribadito come nessuno possa prevedere il futuro, ma che ciononostante è comunque fondamentale avere una buona preparazione di base, soprattutto in matematica e fisica, e conoscere le lingue. Rispondendo alle domande poste dal professor Cattacin, il professor Guzzella ha sottolineato più volte come il progresso tecnologico, l’industria 4.0 non siano un problema da combattere, bensì una grande opportunità per crescere, migliorare e andare avanti. «Il progresso tecnologico è bello» ha affermato chiaramente il professor Guzzella, con l’entusiasmo e la convinzione di chi ha visto quali vantaggi questo progresso abbia portato finora alla società e guarda al futuro senza timori.
Ai giovani presenti in sala, il Presidente dell’ETH di Zurigo ha consigliato di essere onesti con se stessi, scegliere la loro professione tenendo conto dei loro talenti e di lavorare duro, di dedicarsi completamente al cammino scelto, perché «l’educazione è la via del futuro».
Al termine dei lavori il presidente Alban, nel ringraziare i relatori, l’Ambasciatore e il pubblico presente, ha ricordato l’importanza dell’associazionismo, promotore di momenti d’informazione, formazione e di rapporti umani. Al convegno erano presenti anche i giornalisti della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, che hanno preparato un servizio trasmesso poi nel telegiornale della sera.
Erica Dinale