Innanzitutto ben trovati ai vecchi e nuovi lettori! Speriamo voi abbiate passato delle meravigliose vacanze e che non abbiate trovato troppa difficoltà nel riprendere la routine di tutti i giorni. Dopotutto era anche ora di rinnovare questo nostro appuntamento settimanale! E allora vi starete chiedendo, che cosa ci vogliono raccontare questa volta? Innanzitutto un piccolo cambio della guardia: questo anno troverete a fondo pagina la firma di una nuova “giornalista” che spera di potere eguagliare l’ottimo lavoro dell’anno passato! Ma veniamo alle cose importanti: non pochi sono stati infatti i cambiamenti per il liceo Vermigli che quest’anno ha preso parte alla cerimonia di apertura dell’anno scolastico alla Casa d’Italia insieme alle altre scuole del ristrutturato polo studentesco; dunque è proprio di questo incontro che vogliamo parlarvi. Per prima cosa vorremmo descrivervi l’atmosfera della sala Pirandello gremita di studenti di tutte le età, era una bella sensazione di appartenenza e si respirava un certo calore umano. In fondo, all’interno quante speranze, sogni, curiosità c’erano! Tante, come tanti erano i sorrisi di quei bambini che forse con il loro semplice modo di vedere la vita hanno donato più di una nota di colore al tutto. Ed è proprio così che è iniziata: con una simpatica canzone portata proprio dai più piccoli accompagnati dalla chitarra della maestra. Sul palco ospiti illustri che hanno onorato la scuola della loro presenza: il console generale d’Italia a Zurigo Mario Fridegotto, la preside Mariastella Giuffrida, il professor Carmine Maiorano e il preside Gerardo Passannante. A prendere per prima la parola è stata proprio la preside Giuffrida che, dopo un caloroso saluto a ospiti e studenti, ha sottolineato l’importanza dell’essere tutti quanti riuniti nel medesimo complesso; e allora è facile immaginare il guizzo d’orgoglio negli occhi di chi quest’unione l’ha resa possibile, con l’impegno e con l’entusiasmo, ottenendo davvero un ottimo risultato. Proprio su questo ha messo l’accento il console di Zurigo: la soddisfazione dell’obiettivo raggiunto e la consapevolezza che, unitamente con i ragazzi, sarà possibile collaborare per rendere tutto ciò, se possibile, ancora migliore! Non dimentichiamoci, con riferimento a uno dei temi del discorso, che le lezioni sono iniziate regolarmente senza intoppi causati dal trasloco appena passato e questo non era certo poi così scontato. Ma come non citare il caloroso benvenuto al nostro liceo? Accompagnato dalla prospettiva di nuove proposte e iniziative culturali come conferenze e, perchè no, anche lo sviluppo di una nuova e interessante rappresentazione teatrale. Cosa manca, direte, ad una mattinata così? Le foto, ovviamente! E tra le molte che abbiamo scattato, alcune composte, altre più buffe e movimentate, a cui non ci si poteva davvero sottrarre per l’originalità delle pose, ve ne proponiamo alcune qui sulla nostra pagina. Bilancio della mattinata? Interessante, curiosa e anche riflessiva. Riflessiva? Sì, perchè davanti all’insieme di tante diversità è quasi spontaneo cercare qualcosa che accomuni piccoli e giocosi bimbi intenti a imparare a scrivere e ragazzi che tra poco si affacceranno al mondo là fuori. Ma non è impossibile, a legarci non è solo l’edificio, quanto il modo di vedere i piccoli grandi problemi di tutti i giorni: come ci sembrano banali le preoccupazioni davanti ad una semplice moltiplicazione in confronto all’analisi matematica! Eppure che penserà di uest’ultima chi ci è già passato, magari non del tutto immune? Penserà che ormai è dall’altra parte dell’ostacolo, ma per chi quell’ostacolo ce l’ha ancora davanti nulla è banale e semplice. Quindi che fare? Guardare ciò che abbiamo davanti dall’alto in basso e, accanto al potenziale timore, mettere tanto tanto entusiasmo! Non ci rimane allora che sperare di avervi fatto assaporare un po’ dell’atmosfera di quel mattino così da rendere un po’ più facile il gioco all’immaginazione. Speriamo di trovare ancora gli stessi pazienti lettori la prossima settimana!