Accompagnato da Jhamie Chin, Senior director delle relazioni esterne del Chicago Fire FC, Joe Mansueto, dallo scorso agosto nuovo proprietario anche del Lugano FC, nel corso del suo recente primo incontro con la stampa al centro culturale LAC di Lugano ha delineato la nuova strategia imprenditoriale dei bianconeri. Il miliardario americano, di origine italiane, ha innanzitutto riconosciuto i meriti di tutte le parti coinvolte nella rinascita sportiva del club bianconero: autorità amministrative, tifosi, media, allenatore, staff tecnico.
Ma, come accade nel mondo della finanza da cui proviene, la nuova politica di Mansueto è quella degli impegni a lungo termine, della visione ad ampio raggio, della crescita graduale.
Partendo dal basso, là dove tutto dovrebbe sempre iniziare: dai fatti prima delle emozioni; dalle certezze di giornata, o di stagione, prima delle utopie.
“Cercheremo di attrarre i miglior talenti e di vincere nuovi trofei “, ha esordito, volgendo lo sguardo alla Coppa Svizzera recentemente conquistata dai bianconeri.
Parola d’ordine: integrazione dei due club di sua proprietà, Chicago Fire negli USA e Lugano FC in Ticino. Disponibilità ad investire in nuove attività e progetti sportivi anche nel territorio della svizzera italiana, con una politica di investimenti funzionale allo sviluppo di iniziative trasversali, integrate, e non semplici generatrici di emozioni: “oggi gli stadi sono progettati per avvicinare il pubblico al terreno di gioco, ai giocatori”, ha chiarito Mansueto, “e con il nuovo stadio che Lugano sta costruendo anche noi ne approfitteremo per avvicinare i tifosi alla squadra”.
Insomma, per usare un linguaggio digitale, anche il calcio giocato sulle rive del Ceresio si appresta a coinvolgere il pubblico come una esperienza globale, e non solo come un evento cui assistere passivamente dalla tribuna.
“Tra i miei due team calcistici non esistono gerarchie, ma uno scambio di competenze. Noi vogliamo sviluppare una meritocrazia delle idee e continuare su questa strada”, ha aggiunto Mansueto, che ha così proseguito: “oggi dedico il mio tempo alle iniziative che mi interessano. Fra questi, i miei progetti sportivi, che non ho avviato con l’intenzione di massimizzare i profitti ad ogni costo. Il mio obiettivo invece è sviluppare obiettivi comuni, condivisi, in cui tutti noi ci possiamo riconoscere. Queste, anche dal punto di vista commerciale, sono le vere chiavi del successo di ogni iniziativa”.
Non deve quindi sorprendere l’annuncio che i team calcistici di Mansueto possano scambiarsi i giocatori: “prevediamo di raggiungere questo obiettivo nel prossimo triennio. Nel frattempo, già entro la fine del 2022 abbiamo in programma di organizzare un incontro amichevole fra Lugano FC e Chicago Fire”, ha concluso il nuovo patron bianconero.
di Andreas Grandi