Diverse fragranze per portare con noi il profumo dell’estate delle località italiane più In!
“Mare, profumo di mare”…. recitava una vecchia canzone, e subito riporta alla mente quel buon profumo di estate, di acque fresche di vacanze, prodotti tipici di terre esotiche e località turistiche che possiamo ritrovare ogni anno in ricordo delle nostre vacanze. È a questo forte potere evocativo che fa leva il successo delle fragranze che si ispirano ai luoghi di villeggiatura più rinomati, spesso utilizzati come un vero e proprio souvenir del posto dove abbiamo trascorso la nostra ultima villeggiatura. Secondo quanto rivela un sondaggio di Ansa, attualmente si contano almeno 25 marchi differenti. “Abbiamo censito solo le acque senza estenderci a quelle fragranze che citano i nomi di luoghi marittimi, come Fresia di Portofino, Ginepro di Calabria. – spiega Maria Grazia Fornasier, Presidente di Mouillettes & Co, società di formazione e consulenze olfattive – I profumi del mare hanno strutture esperidate, cioè agrumate, fresche e leggere. Le colonie e le eaux fraiches, sprigionano note aromatiche o fiorite con sfumature acquatiche o legnose. Le materie prime ricorrenti vanno dagli agrumi, come bergamotto, limone e arancia, alle erbe aromatiche come mitro, menta, lavanda e cisto marino. I fiori tipici delle nostre coste, le cui essenze sono alla base di queste acque aromatiche sono infine gelsomino, ginestra, fiori d’arancio. Oltre a mandorle, posidonia e altre alghe marine, insieme all’odore di muschio vegetale”.
Tra le fragranze più famose e che vantano una certa tradizione, troviamo il primo profumo di Capri, Carthusia, la cui creazione risale al lontano 1948 e si deve al Priore della Certosa di San Giacomo che ritrovò alcune vecchie formule di profumi a base dei fiori dell’isola e le consegnò ad un chimico piemontese che creò un laboratorio, battezzandolo, appunto, Carthusia, cioè Certosa. Qui vengono create le fragranze che richiamano gli odori tipici dell’isola: rosmarini dal Monte Solaro, garofani selvatici, mughetti, mandarini, arance amare e limoni dislocati nelle aree più verdi.
Rimanendo in Campania, anche Positano può vantare una fragranza che rispecchia le proprie terre. Si tratta di una fragranza creata da uno dei nasi più rinomati, il francese Bertrand Duchaufour,su richiesta della famiglia Sersale proprietaria dell’albergo Le Sirenuse di Positano. Da allora la famiglia ha lanciato il prestigioso marchio Eau d’Italie: “Nel 2002 ci trovavamo in vacanza a Positano fra cugini e parenti e per celebrare i 50 anni dell’albergo e abbiamo deciso di dedicargli una fragranza – spiega Marina Sersale – Siamo quindi partiti dai nostri ricordi di infanzia e dell’odore delle estati passate a Positano, di quando da bambini correvamo a piedi scalzi sulle terrazze dell’albergo che rilasciavano profumi di terracotta scaldata dal sole. E poi l’aroma tipico di incenso diffuso nell’aria dalla chiesa di Positano durante le messe, oltre ai profumi della macchia accentuati dalle giornate di solleone. Abbiamo così individuato il profilo olfattivo e Duchaufour ci ha aiutati a realizzarlo, con gusto elegante e discreto”.
Da quel primo profumo è nata la collezione di 12 fragranze e prodotti per il corpo ispirati all’Italia, che sta avendo un grande successo, con acque che raccontano molte località della Penisola, dalle passeggiate nelle campagne limitrofe della costiera amalfitana ai profumi che si ispirano ai giardini dell’Isolino di San Giovanni, sul lago Maggiore. I prodotti sono distribuiti in tutto il mondo, il 60% è venduto all’estero e il 40% in Italia.
Passando per la Toscana, invece, una delle acque più pregiate è sicuramente L’Acqua dell’Elba, fragranza che si rifà alla nota località turistica, meta ogni anno di molti visitatori che giungono da tutto il mondo. “L’idea nasce nel 1999 dalla mia famiglia, con 2 profumi classici da uomo e da donna, ispirati ad un giro in barca nella spiaggia di Campo all’aia di Procchio, dove ci sono alcuni resti di un antico veliero. Fra i resti di anfore è stato trovato un tappo laminato in oro di un piccolo contenitore di un unguento profumato e che ora è conservato nel museo archeologico di Marciana Alta. Noi siamo partiti da quel tappo” – racconta Fabio Murzi, Presidente e uno dei tre soci fondatori. – “Oggi siamo ad 8 fragranze, una linea corpo, prodotti per il bagno ed accessori. Le fragranze sono state messe a punto da nasi internazionali e le materie prime sono legate ai boschi, alle nostre coste e al mare”.
Per finire una fragranza che arriva da uno dei luoghi più desiderati per le vacanze al mare: la Sardegna! Chi ama questa bellissima isola non può non apprezzarne anche gli odori caratteristici, mirto, l’eucalipto, il ginepro, la menta, il rosmarino e il timo ovvero tutte quelle fragranze che compongono la linea di 32 prodotti di HerbSardinia, fondata da Luigi De Fraia, titolare, con sede a Cagliari. L’azienda esporta gli odori della Sardegna in tutta l’Europa, negli Stati Uniti e in Cina e garantisce prodotti di indubbia qualità: “L’olio aromatico è certificato biologico, così come gli altri prodotti delle linee. L’estrazione degli olii essenziali delle piante aromatiche più tipiche della Sardegna avviene mediante un procedimento basato sulla corrente di vapore continua che, investendo la biomassa, ne estrae in modo naturale traumatico l’olio essenziale”.
Capri e Positano: perle campane
Sono tra le località turistiche italiane più rinomate, Capri e Positano, infatti, invitano il visitatore ad una vacanza da sogno, tra mare e luoghi incantevoli da visitare. Ambiente tipicamente turistico, l’isola di Capri è tra le più gettonate mete estive. Tra i luoghi più suggestivi, la Certosa di San Giacomo, è certamente invitante per la sua storia antica. La costruzione risale al 1371 per volere del conte Giacomo Arcucci su un terreno donato dalla Regina Giovanna I D’Angiò. Nella certosa di Capri si accede tramite un viale alla cui fine c’è l’ingresso con una torre fortificata. A fianco alla torre vi è il portico della Chiesa. La Certosa è strutturata in tre blocchi di edifici: uno estraneo alla vita del convento con la farmacia e la chiesa per le donne; uno per i frati conversi e per ospiti esterni con annessi i granai, le scuderie e i laboratori dove lavoravano i monaci; l’ultimo blocco per la vita di clausura con le celle intorno al Chiostro Grande e gli altri ambienti intorno al Chiostro Piccolo. Ideale per godere di pause di silenzio e ombra durante la vostra passeggiata per le assolate stradine capresi.
Se amate un turismo più movimentato allora scegliete Positano. Situata sulla costiera amalfitana è considerata la Montecarlo italiana, soprattutto per la posizione caratteristica: arroccata su un’altura. Positano è una città verticale, completamente perpendicolare al mare e alle spiagge principali (Spiaggia Grande e del Fornillo sono le più importanti) ed è quindi attraversata da una via principale, dove possono passare le auto e i mezzi pubblici, e da numerose “scalinate”, vero simbolo della città, che portano al mare ed all’interno delle quali vi sono numerosi e deliziosi negozi che vendono sia prodotti artigianali che souvenir, tappa davvero imperdibile.
I fondali dell’Isola d’Elba
La terza isola italiana e la più grande dell’Arcipelago Toscano. Impossibile nominare tutte le bellezze che compongono l’isola. Tra piagge dorate che carezzano le acque cristalline, massicci granitici immersi nella macchia, storie di popoli da sempre baciati dal sole, l’Elba regala la sensazione di molte cose in una, è proprio un’isola che non delude mai. Sono soprattutto gli amanti del mare a non farsi scappare le bellezze di quest’isola soprattutto per la possibilità di praticare immersione. L’antica Cervinia, una delle più estese e attrezzate spiagge di sabbia dell’isola, un tempo importante centro della lavorazione del ferro e del rame, come testimoniano alcuni eccezionali ritrovamenti archeologici tra cui spiccano un forno di fusione e una nave romana con il suo prezioso carico d’anfore ancora in perfetto stato di conservazione. Il relitto di Procchio, infatti, per la particolarità delle merci rinvenute rappresenta uno dei più importanti relitti navali dell’età romana. La piccola nave, il cui naufragio avvenne intorno al 190 d.C. nel settore orientale della spiaggia (località Campo all’Aia – La Spiaggiola) a soli 2 metri di profondità, conteneva merci eterogenee tra cui calici in vetro ed oro zecchino con appliques vitree a forma di conchiglia, portaprofumi con un prezioso tappo criselefantino raffigurante Dioniso e Pan.
Sardegna: isola autentica
Un’altra isola meravigliosa, la Sardegna è la seconda isola più estesa del mar Mediterraneo. Oltre che essere rinomata per il mare e le spiagge, l’isola è fortemente caratterizzata dai profumi, gli odori e i sapori che la rendono una delle mete turistiche più ambite dell’Italia. Qui è facile perdersi tra i sapori autentici tramandati negli anni e rimasti genuini. Assaggiare i piatti tradizionali è sempre una straordinaria scoperta. La cucina sarda, infatti, è speciale proprio perché si basa su ingredienti semplici e unici, elaborati da una tradizione millenaria che ha saputo arricchirsi negli anni senza intaccare l’originalità e la qualità delle sue materie prime.
Quasi tutte le città costiere hanno ovviamente una profonda cucina tradizionale di mare che si unisce però con gli ingredienti dell’entroterra in un amalgama di sapori unici per il palato come la minestra di verdure di Alghero preparata con piccoli pezzi di spigola, per esempio. Il piatto tradizionale sardo è il Porcetto, un maialino da latte, dal peso inferiore ai cinque chili, cotto per diverse ore allo spiedo. Anche il pane in Sardegna è particolare, volutamente sottile e croccante, per consentirne la sua lunga conservazione: veniva infatti mangiato dai pastori che stavano lunghi periodi lontani da casa. Per esempio il pane carasau, costituito da dischi sottili e croccanti, cui può essere aggiunto dell’olio e del sale e diventare così il pane guttiau. Ma poi la tradizione gastronomica dell’isola vanta una vasta gamma di deliziosi formaggi di qualità, così come una vasta varietà di dolci secchi.