Una sola sanzione a fronte di più violazioni per i mancati pagamenti di IMU e TARI.
Così ha stabilito la Corte di Cassazione con sentenza 998/2023 le violazioni degli obblighi previsti per le imposte municipali IMU e TARI, vanno contestate al contribuente per ogni annualità, anche se le disposizioni di legge prevedono un unico adempimento per la presentazione della dichiarazione. Colui che non presenta la dichiarazione IMU e TARI per più annualità, deve essere assoggettato ad un unica sanzione, trattandosi della violazione di stessa natura ripetuta più volte. La Corte di Cassazione ha finalmente chiarito che in presenza della continuazione nell’illecito tributario, il cumulo giuridico è obbligatorio e non facoltativo.
La ripetuta violazione di omessa presentazione configura il vincolo della continuazione tra le singole omissioni, ed è vincolante per l’ente impositore ai fini della sanzione. Se il contribuente non presenta all’amministrazione comunale la dichiarazione della TARI e dell’IMU, o relativa ad altri tributi locali, commette più violazioni, le violazioni che si ripetono per più annualità devono essere assoggettate al pagamento di un’unica sanzione con gli aumenti previsti dalla legge. Lo stesso principio si applica anche nel caso la dichiarazione sia incompleta o infedele. L’obbligo di rettifica si rinnova di anno in anno di conseguenza anche in questo caso la sanzione parte dal primo anno. Se le dichiarazioni vengono prodotte in ritardo non possono avere effetto retroattivo, soltanto dopo la presentazione della dichiarazione o rettifica l’amministrazione comunale ne può verificare la fondatezza dei dati comunicati. La violazione non può venire sanata con l’invio di altre informazioni.
Dr. Paolo Gasparini