È stato presentato il Maxxi, il museo nazionale delle arti del XXI secolo progettato da Zaha Hadid, architetto anglo-iracheno, nel quartiere Flaminio di Roma.
“Nasce uno dei più grandi musei di arte contemporanea nel mondo”, ha affermato il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, aggiungendo: “Ora Roma non è soltanto la culla della civiltà occidentale, la città dove si possono ammirare le testimonianze dell’arte antica e del passato, ma anche la città dove si possono ammirare le testimonianze dell’arte contemporanea”.
La struttura è imponente, con una superficie totale di 29 mila metri quadri e una espositiva di 10 mila metri quadri. “È un’opera che dà la sensazione dell’immensità, di uno spazio senza confini”, ha detto durante la conferenza stampa il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli. Il suo dicastero ha stanziato la metà dei fondi necessari per il completamento dei lavori: “Mancavano 20 milioni per concludere i lavori.
Il ministro Matteoli ci ha dato circa 10 milioni e gli altri 10 li abbiamo messi noi”, ha spiegato a margine della conferenza stampa Salvatore Nastasi, capo di gabinetto di Bondi. Il complesso ospiterà due istituzioni, il Maxxi Arte e il Maxxi Architettura, e sarà gestito da una fondazione, presieduta dall’architetto Pio Baldi, che è stata costituita lo scorso mese di luglio.
“Il Mibac darà 4 milioni di euro alla fondazione fino alla fine del 2010 ma ovviamente è una parte, poi ci saranno i contributi dei privati”, ha aggiunto Nastasi. Alla fondazione potranno aderire sia enti pubblici che soggetti privati e Bondi ha sottolineato che “il sindaco Alemanno ha già dato una disponibilità importante”.
Il museo sarà inaugurato nella primavera 2010 e sono in programma cinque mostre. Il Maxxi Arte ha già una collezione di oltre 350 opere, tra cui quelle di Boetti, Clemente, Kapoor, Kentridge, Richter e Warhol, mentre il Maxxi Architettura, con oltre 75 mila documenti, comprende gli archivi dei disegni di Carlo Scarpa, Aldo Rossi, Pierluigi Nervi ed altri.
Le collezioni sono incrementate sia attraverso l’acquisizione diretta di opere sia tramite progetti di committenza, concorsi tematici, premi, donazioni e affidamenti. “Presentiamo un museo che è stato realizzato sotto sei governi diversi, una conferma che si tratta di una vera opera culturale”, ha affermato Pio Baldi. “Il ministro Bondi ha svolto un ruolo importantissimo per concludere i lavori – ha continuato Baldi – e per questo lo ringrazio. È un opera del Mibac e ne sono orgoglioso in quanto funzionario che ha seguito il progetto”.
“Non riesco a crederci, ce l’abbiamo finalmente fatta”, ha poi detto Zaha Hadid, precisando che il complesso “non è un oggetto ma piuttosto un campo e ciò vuol dire che molti programmi possono essere legati al museo”.
Hadid ha inoltre sottolineato che “la struttura si inserisce bene nel tessuto urbano della capitale” evidenziando la grande fluidità dei suoi spazi.