Girano tanti video su internet, alcuni davvero divertenti e altri sicuramente un po’ fuori luogo. Nelle ultime settimane è girato un video in cui si vede una signora disabile in un treno fermo alla stazione di Basilea. La scena mostra come la signora si arrabbi fino a diventare aggressiva perché una ragazza si è seduta di fronte a lei. Il problema sembra essere che la signora voleva occupare il posto per qualcuno. Infatti, tra i viaggiatori ci sono persone che cercano di tranquillizzare la signora, mentre un altro, invece, la riprende e carica il video su Facebook. Più di 66’000 utenti hanno messo “mi piace”, mentre oltre 23’000 utenti hanno condiviso il video sulle loro bacheche. Che si condivida o si metta “mi piace” ad un video in cui una signora, visibilmente disabile, venga esposta in questo modo già sembra assolutamente fuori luogo, ma purtroppo non finisce qui. A parte i pochi commenti che criticano il video, dicendo che non si dovrebbero pubblicare su internet contenuti di questo genere, il post è stato caricato di migliaia di commenti, alcuni davvero di pessimo gusto. Gli utenti di Facebook prendono in giro e gioiscono della situazione, ma i commenti più estremi vengono da persone che sono del parere che questa signora non dovrebbe neanche vivere, ma scherziamo? Sembra che non basti che l’inconsapevole signora venga esposta alla visione di migliaia di persone, involontariamente e in una situazione per lei, visibilmente, disagevole. Le persone non hanno addirittura nessuna sensibilità per la sua condizione.
Anche Pro Infirmis, l’organizzazione per i disabili, ha visto il video che gira su internet e ha contattato Facebook, non sembra però che il video violi le regole della piattaforma sociale. Nonostante questo il video al momento (e per fortuna) non lo si trova più. Secondo quanto riportato dal Blick, Bettina Konetschnig della Pro Infirmis sostiene: “Certo, la signora è aggressiva e la situazione per gli altri viaggiatori è sgradevole, ma bisogna stare attenti prima di mettere qualcuno alla berlina in questo modo. La signora è esposta inerme a questa storia”. Bisogna chiedersi se questi utenti commentano per pura dinamica di gruppo, “visto che lo fanno tutti perché non lo faccio pure io?”. Anche questa però non è una spiegazione della crudeltà gratuita con la quale alcuni commentano. Dov’è la sensibilità per i contenuti che troviamo su internet? Non è il nostro sentimento che dovrebbe indicarci se una cosa è giusta o no? È possibile che siamo ormai talmente ottusi, perché giornalmente ci passiamo video divertenti per far ridere amici e colleghi, tanto da non riconoscere più una situazione seria?
È vero, ci divertono i gattini che si spaventano, i bambini che ridono e anche qualche caduta come quelle di “Paperissima”, ma bisogna capire che a tutto c’è un limite. E che al posto di quella povera donna, nel video potremmo benissimo esserci noi, e allora quale sarebbe il nostro commento?