Lo scorso sabato 25 gennaio, si é tenuta a Coira, l’assemblea del Forum per l’italiano in Svizzera, www.forumperlitalianoinsvizzera.ch, costituito a Zurigo il 30 novembre 2012. L’obiettivo comune nella sintesi, risulta essere il convogliare e coordinare le diverse organizzazioni ed associazioni presenti sul territorio nazionale a difesa della lingua e della cultura italiana, nonchè valutare, accogliere ed eventualmente promuovere nuove idee per il raggiungimento dello stesso. Avevo ottimi motivi per parteciparvi ed essere quindi li, in prima fila: sono italiana e sono emigrata in Svizzera da pochissimo tempo. Credevo che come me, la moltitudine di connazionali che vivono in questo Paese, si sarebbe sentita chiamata in causa… Riflettevo, tutti come me avranno preso atto che qui, la nostra madrelingua, pur essendo tra le lingue ufficiali, riconosciute dalla Costituzione federale, non riveste il ruolo che le spetta. Invece.. Perchè proprio coloro che sarebbero dovuti essere i protagonisti assoluti di questa vicenda, i paladini…
Erano invece i “grandi assenti”? Emigrare è doloroso, lo so bene. E’ una scelta sofferta ma che non comporta il rifiutare o dimenticare le proprie origini e la propria cultura.. Nè giustifica questo comportamento passivo, soprattutto perchè ci troviamo in uno Stato che può vantarsi di sostenere il plurilinguismo ed in cui sono presenti comunità italofone copiose. La delusione, ha ceduto il posto ad una forte emozione quando, il comitato del Forum, ha annunciato la presenza tra il pubblico, dell’Ambasciatore d’Italia che, con i suoi diversi interventi, molto pacati ma determinati, ha sottolineato la volontà di volersi adoperare di concerto con il Forum ma anche separatamente, affinchè la lingua italiana abbia la degna e corretta collocazione di lingua nazionale, concretamente, su tutto il territorio della nazione. Importante, non affatto banale o scontato questo obiettivo: si arriverebbe finalmente a rispettare il concetto di coesione che si ha, non quando tutti parlano ogni lingua nazionale, bensì quando ognuno, esprimendosi nella propria, viene compreso dagli altri. La cosa sconcertante è che però, per il raggiungimento di questo obiettivo viene indicata una data, il 2020!!! E nel frattempo? Mah! Teoricamente ho udito tante voci sostenere questa causa, ma di fatto, anche dal Forum è emersa la non unità tra cantoni.
E’ affiorata costantemente, la spaccatura della Svizzera in tre cantoni principali: italiano, francese e tedesco. Nella mia più umile prospettiva, mi permetto di dire che finchè la moltitudine dei discorsi, non verrà sostituita da fatti tangibili, che livellino le differenze attuali presenti in ogni aspetto e che non permettono di sopire definitivamente i rancori tra germanofoni, francofoni ed italofoni… Non si costruirà nulla destinato a durare proprio perchè mancano le fondamenta. La Svizzera è una, non tre. Si deve raggiungere un’unità nella diversità, ci deve essere l’uguaglianza… Come si può pensare altrimenti di poter camminare insieme verso un obiettivo comune? Mi aspettavo questo dal Forum, una scossa dove ce n’è bisogno. A cosa serve continuare a sostenere esclusivamente i cantoni dove l’italiano è già presente? Quando si scavalcheranno le Alpi? C’è bisogno di promozione e lavoro costante dove ci sono falle… Si rischia altrimenti, di restare divisi in tre “fazioni” appartenenti ad uno stesso Stato, proprio come il quadro italiano, perennemente diviso tra nord, centro e sud. Ciliegina sulla torta, a conferma di questo scenario che credevo fosse reale soltanto nella mia testa, l’edizione delle 20.00 del telegiornale della RSI La1 rete televisiva nazionale in lingua italiana… Descrizione del Forum e dei suoi contenuti, spazio ad interviste rilasciate subito dopo la conclusione dell’incontro. Peccato per le gravi elusioni: neanche un accenno alla presenza dell’Ambasciatore italiano e mancata messa in onda dell’intervista che lo stesso ha rilasciato; nessuna menzione riguardo i rappresentanti delle varie associazioni a sostegno dell’italiano, provenienti da vari cantoni e tantomeno approfondimenti sulle loro proposte e punti di vista. Ciò che dovrebbe portare il 2020 è lontano.. Troppo lontano ed irraggiungibile con questi presupposti e con la non messa in atto di quanto previsto, affinchè il Forum possa raggiungere l’obiettivo per cui è nato.
Assunta Loredana Valentini