È Salvini veramente così ingenuo? O punta sull’ingenuità degli Italiani?
In occasione dell’inaugurazione del ricostruito ponte San Giorgio, ha lodato il “modello Genova” e auspicato che esso venga sempre utilizzato. Ottima idea, ma …
A tutti sono note la proverbiale speditezza con la quale vengono trattate le pratiche in Italia e l’incomprensibile complicazione delle medesime. È quindi logico chiedersi come sia stato possibile che un caso così complicato e difficile sia stato trattato così rapidamente da suscitare l’ammirazione di un politico che, altrimenti, critica tutto quello che non fa lui stesso. Pur non essendo a conoscenza di come si sono svolti effettivamente i fatti, ci possiamo immaginare cosa sia accaduto.
La ricostruzione del ponte era una questione di grande importanza e di indiscusso prestigio. (Era anche vitale per Genova e i Genovesi, ma questo non interessava certo i politici.) Secondo me, tutti i dipendenti pubblici che trattavano direttamente o indirettamente la “pratica Ponte Morandi” avrebbero ricevuto l’ordine di trattarla con precedenza assoluta, mettendo da parte tutte le altre pratiche da svolgere. Tuttavia, se questo modo di procedere venisse attuato per tutte le pratiche, come vorrebbe Salvini, si metterebbe tutto da parte e non si farebbe più niente, oppure tutte le pratiche verrebbero trattate con la stessa urgenza e si tornerebbe alla situazione di partenza.
Emilio Violi