Lewis Hamilton è un fenomeno, non lo si scopre oggi, ma a Barcellona ha confermato la sua classe. Scatto folgorante alla partenza che beffa il poleman Valtteri Bottas, gara impressionante e dominio assoluto. Sul circuito di Barcellona l’inglese si prende vittoria, giro più veloce, la vetta della classifica (+7 su Bottas) e ripristina le gerarchie all’interno della Mercedes. La scuderia anglo-inglese ha dato l’ennesima dimostrazione della sua superiorità conquistando la quinta doppietta consecutiva nelle prime cinque gare della stagione. Una prova di forza che scoraggia gli avversari, ridotti a sole comparse e in lotta tra di loro per le briciole. Un Mondiale 2019 che solo la Mercedes potrà perdere. Nel Gp di Spagna gli sviluppi della Mercedes hanno funzionato, quelli della Ferrari (nuovo motore, pacchetto aerodinamico) no. Non hanno fatto neanche il solletico alla Mercedes, anzi è aumentato lo svantaggio tecnico. I test d’inverno sono stati un’illusione e un inizio di stagione così difficile a Maranello, dopo la rivoluzione interna, nessuno lo immaginava. La Ferrari non è competitiva come credeva nei primi Gp. A Barcellona era l’ultima spiaggia per reagire, ma è stata ridimensionata. Vettel in grande difficoltà con la SF90, lontanissima dalle prestazioni della Mercedes e ora anche terza forza, dietro la Red Bull di Max Verstappen, sul podio a Barcellona e sorpasso nella classifica piloti, +2 sul ferrarista. Il nuovo team principal Mattia Binotto non sta gestendo al meglio la squadra: due ordini di scuderia per gestire un quarto e quinto posto non è da Ferrari e potrebbe ripercuotersi sul rapporto con i piloti. Due pit stop gestiti malissimo con 4”4 sono segno di nervosismo. Vettel, che ha compromesso la gara alla partenza, rischiando giustamente per insidiare Bottas e Hamilton, non ha avuto il passo per avvicinare Verstappen dopo la Safety car. La Ferrari di Montmelò rischia di finire allo sbando se non capirà al più presto i problemi che hanno limitato la competitività della SF90. Il bilancio di inizio stagione è da incubo e il Mondiale è ormai una questione tra i due piloti della Mercedes. Un rendimento imbarazzante, deprimente per chi ha ancora la passione di seguire la Ferrari, una monoposto impotente davanti allo strapotere delle Frecce d’Argento. Evidentemente alla Mercedes lavorano e programmano meglio e oggi presentano una vettura quasi perfetta in tutti i settori.
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