La capolista vince contro il Sassuolo, la Juventus è inarrestabile, si ferma ancora l’Inter, risveglio del Milan, il Carpi crede alla salvezza
Questa volta la vetta non mette le vertigini al Napoli, che non ripete gli errori di Bologna e in rimonta supera al San Paolo l’ammazzagrandi Sassuolo, rivelazione del campionato. Era l’ennesimo esame di maturità per la squadra di Sarri e stavolta la capolista l’ha superato con bravura, dopo lo spavento iniziale per lo svantaggio subito su rigore da Falcinelli al terzo minuto. Il merito del Napoli è stato una reazione lucida, intelligente e senza frenesia, finalmente da grande squadra che ha lo scudetto come obiettivo. Il sorpasso è riuscito prima del riposo con Callejon (in rete dopo 26 gare) e con lo strepitoso Higuain, che con la doppietta realizzata al Sassuolo si porta a 20 reti su 20 gare. L’argentino è il faro della squadra, ma la condizione eccezionale del Napoli è anche merito degli altri giocatori, che formano un collettivo al momento inarrestabile. La gestione di Sarri funziona e la squadra è apparsa anche più forte dell’andata, ma il tecnico continua a smorzare gli entusiasmi, indicando la Juventus come favorita per il titolo. È stata una bellissima gara al San Paolo grazie anche al Sassuolo, che merita l’attuale posizione in classifica. La squadra di Di Francesco ha tenuto testa per tutta la partita giocando con aggressività e organizzazione e un livello tecnico alto, ma è stata poco incisiva sotto porta. Prima del 3-1 di Higuain, il Sassuolo è stato vicino al pari in almeno due occasioni.
La Juventus conquista la decima vittoria di fila nel nuovo stadio dell’Udinese con una prestazione di forza ed esemplare per efficienza. È bastato il primo tempo alla squadra di Allegri per chiudere la pratica, scavalcare in classifica l’Inter e lanciare la sfida alla capolista Napoli per lo scudetto. Sono i campioni d’Italia l’anti Napoli in un duello che vedrà lo scontro diretto allo Stadium il 14 febbraio. Anche Allegri ha ora il suo leader e goleador: Dybala segna con un ritmo impressionante ed è onnipresente nelle azioni da gol della Juventus, che è tornata squadra dominatrice, che non fa giocare gli avversari e si è messa definitivamente alle spalle lo sciagurato inizio di campionato, quando Allegri era alle prese di trovare l’equilibrio dopo la mini rivoluzione. L’Inter si sta spegnendo e nelle ultime gare sono venuti a galla i limiti. La squadra di Mancini non è sparita, ma c’è un’involuzione che compromette il progetto scudetto: quattro punti in quattro partite sono pochi. Non è molto diversa l’Inter, solo che non ha più le garanzie: la difesa commette errori fatali, a centrocampo non ha un faro che illumini il gioco nella fase di costruzione e l’attacco ha molti limiti nel segnare, mentre la fortuna ha girato le spalle ai nerazzurri. Finiti i tempi degli 1-0 costruiti su una grande difesa e le parate di Handanovic, ora l’Inter non ha alternative a questo tipo di gioco. A Bergamo l’Atalanta (rinata) ha aggredito la formazione di Mancini, andata in difficoltà, costruendo cinque palle gol e avrebbe meritato la vittoria. L’Inter è tornata a casa con un punto grazie alle parate del suo portiere. Mancini mostra qualche segnale di nervosismo e di delusione, soprattutto da parte dei nuovi arrivati, Persic e Jovetic e da un Icardi a corrente alterna. Così l’Inter non è più da scudetto.Arriva la prima vittoria di prestigio stagionale per il Milan contro la Fiorentina, anche se i viola appaiano in flessione. Due reti di Bacca e Boateng permettono al Milan di conquistare tre punti pesantissimi in chiave Europa (8 punti dalla zona Champions) e di rasserenare l’ambiente rossonero. Non ha fallito la squadra di Mihajlovic che ha giocato una solida partita soprattutto in fase difensiva con poche sbavature. Meno bravi i rossoneri nell’impostazione del gioco, sul quale Mihajlovic dovrà continuare a lavorare, ma la squadra è apparsa unita e concentrata, con i giocatori in discussione che si riscattano. La Fiorentina perde per la seconda volta consecutiva e per la prima volta non segna in campionato. Segnale di una flessione che ridimensiona la squadra di Sousa, che probabilmente dà l’addio ai sogni scudetto. Al momento la Fiorentina è molto distante da quella d’inizio stagione e molti giocatori si sono affievoliti. A San Siro non ha demeritato, ma la prestazione viola è stata poco incisiva.
Il nuovo tecnico della Roma, Spalletti, stecca la prima contro il Verona, ultimo in classifica. Un 1-1 che dà indicazioni chiare a Spalletti: il problema della Roma è psicologico, prima di quello tecnico-tattico. Dzeko in crisi infinita ha malamente sciupato il 2-1 in due occasioni, l’errore in difesa del rientrante Castan, ingenuo a provocare il rigore del pareggio, mostra i limiti in difesa. Non è cambiata la sostanza alla Roma e il lavoro che attende Spalletti non è solamente tanto, ma anche complicato. Il punto dà fiducia al Verona che però non sembra in grado di recuperare i 12 punti che lo separano dal quart’ultimo posto. Con il ritorno di Ciro Immobile, il Torino si rialza dopo tre sconfitte e batte il Frosinone con qualche difficoltà. Buona l’intesa in attacco con Belotti, autore di una doppietta. Tre punti che fanno risalire il Torino lontano dalla zona retrocessione, mentre per il Frosinone la situazione si complica di partita in partita, terzultimo a 6 punti dalla zona salvezza. Il Genoa travolge con quattro reti il Palermo e lo scavalca in classifica. Grande prestazione del Genoa nel quale spiccano l’attaccante Pavoletti, autore di una doppietta e Perotti ottimo in regia con giocate illuminanti. La vittoria allontana la zona retrocessione a 5 punti, mentre il Palermo gioca una gara da incubo davanti al nuovo allenatore Schelotto, accentuando i problemi che affliggono i siciliani.
Il Bologna spreca due punti importantissimi in chiave salvezza, facendosi rimontare il doppio vantaggio dalla Lazio. È la classica gara dai due volti. Il primo tempo è un dominio del Bologna che va sul 2-0 con Giaccherini e Destro. Un’illusione, perché nel secondo tempo il Bologna sparisce e la Lazio rivoluzionata da Pioli ha il merito di rimontare con Candreva e Lulic. Il pari è giusto, ma scontenta entrambe. Tra Chievo ed Empoli finisce in parità ed è un punto che permette alle due squadre rivelazione di mantenere l’ottima classifica e di avvicinare l’obiettivo stagionale della salvezza. Più vicino alla salvezza il Carpi dopo la vittoria sulla Sampdoria. La vittoria è pienamente meritata, grazie allo spirito di gruppo e permette di superare il Frosinone e di dimezzare lo svantaggio a -4 punti dal Palermo. Se l’impresa salvezza al Carpi è possibile, per la Sampdoria (sfortunata) è un passo indietro rispetto alla gara contro la Juventus e la conferma di soffrire le trasferte.
20° Giornata
Atalanta-Inter 1-1, Torino-Frosinone 4-2, Napoli-Sassuolo 3-1, Genoa-Palermo 4-0, Bologna-Lazio 2-2, Chievo-Empoli 1-1
Carpi-Sampdoria 2-1, Roma-Verona 1-1, Udinese-Juventus 0-4, Milan-Fiorentina 2-0
Classifica
Napoli 44; Juventus 42; Inter 40; Fiorentina 38; Roma 35; Milan 32; Sassuolo e Empoli 31; Lazio 28; Chievo 27; Atalanta e Torino 25; Udinese 24; Bologna e Sampdoria 23; Genoa 22; Palermo 21; Carpi 17; Frosinone 15; Verona 9