Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha vinto il Premio Nobel della Pace 2009 “per aver promosso il disarmo nucleare, per i suoi straordinari sforzi per rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli”.
Con questa motivazione annunciata dall’istituto che ha sede a Oslo, Obama si è quindi imposto su una lista di oltre duecento candidati, grazie alla sua capacità di diffondere “un nuovo clima nella politica mondiale”, che ha permesso alle Nazioni Unite e alle altre organizzazioni internazionali di tornare ad essere “protagoniste”.
A lui si deve “la visione di un mondo senza armi nucleari che ha favorito il disarmo” e lo strumento delle negoziazioni multilaterali, così come “l’impegno degli Stati Uniti d’America nei confronti del cambiamento climatico”.
“Wow!” è stato il commento a caldo di Robert Gibbs, portavoce della Casa Bianca. Obama, secondo quanto riferiscono fonti della Casa Bianca, ha affermato di ricevere il premio con “umiltà”, dicendosi “profondamente onorato”.
Dai leader mondiali arrivano reazioni che sono un misto tra il plauso e la sorpresa, mentre dal mondo dell’integralismo islamico si levano voci critiche.
Nel messaggio inviato alla Casa Bianca, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano esprime a Obama “le più calorose congratulazioni per il Premio Nobel per la Pace che ha meritato per la sua visione innovativa e lungimirante dei problemi della pace e della cooperazione internazionale”. “L’attribuzione del Premio Nobel per la Pace è un giusto riconoscimento al tuo lavoro per il rilancio di una politica di cooperazione fra i popoli” scrive il premier Silvio Berlusconi in un messaggio inviato all’inquilino della Casa Bianca: “Il tuo sogno di un mondo senza armi nucleari e di dialogo tra tutte le nazioni ha riacceso la speranza di un futuro di pace. A nome mio, del mio governo e di tutto il popolo italiano ti esprimo le mie più affettuose congratulazioni”.
A nome della Santa Sede, il portavoce della Sala stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, esprime “apprezzamento per l’attribuzione del Nobel per la Pace al Presidente Obama, alla luce dell’impegno dimostrato dal Presidente per la promozione della pace nel campo internazionale, e in particolare anche recentemente in favore del disarmo nucleare. Ci si augura – conclude – che questo importantissimo riconoscimento incoraggi ulteriormente tale impegno difficile ma fondamentale per l’avvenire dell’umanità, affinché possa portare i risultati sperati”.
L’inquilino della Casa Bianca riceverà quindi il prossimo 10 dicembre, anniversario della morte di Alfred Nobel, dieci milioni di corone svedesi, pari a 980.000 euro.
Questa non è la prima volta che un presidente americano riceve il Nobel della Pace, prima di Obama hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento Theodore Roosevelt nel 1906, Thomas Woodrow Wilson nel 1919, Jimmy Carter nel 2002 e il suo amico e compagno di partito, Al Gore, vicepresidente, premiato per la sua lotta al surriscaldamento globale.
Il 48enne democratico Barack Obama, uscito vincitore dalle elezioni presidenziali del novembre 2008, resterà però nella storia per essere il simbolo del cambiamento di un’America che per la prima volta dalla sua fondazione ha eletto un presidente di colore, divenuto oggi l’emblema della riconciliazione di un Paese troppo spesso lacerato dalle ferite della discriminazione razziale.
Nei confronti del Medio Oriente va ricordata la storica visita in Egitto di alcuni mesi fa, quando Obama ha teso la mano all’Islam, difendendo la teoria di una pacifica convivenza tra lo Stato palestinese e israeliano.
Il Presidente americano è poi volato in Africa, dove in un applauditissimo discorso ha chiamato la popolazione del continente a lottare per la democrazia e il progresso. Nella sua prima apparizione davanti alla platea dell’Assemblea delle Nazioni Unite, Obama ha invitato gli altri leader mondiali ad una piena collaborazione per il perseguimento di interessi comuni, tra cui il cambiamento climatico, una vera e propria “catastrofe” che l’inquilino della Casa Bianca si è impegnato a prevenire.
Nato nel 1961 alle Hawai, Obama è figlio di Stanley Ann Dunham, un’antropologa nata nel Kansas, e di Barack Obama Senior, un economista keniano laureato ad Harvard.
Dopo il divorzio dei genitori e una turbolenta adolescenza, l’attuale Presidente degli Stati Uniti, uscito prima dalla Columbia University e poi da Harvard, è diventato professore e difensore dei diritti civili a Chicago, dove è stato eletto senatore nel 2004.
È sposato con l’avvocato Michelle Robinson Obama, da cui ha avuto le due figlie Malia Ann e Natasha.
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