Il Senato italiano ha approvato il nuovo codice della strada, che si prevede passerà alla Camera senza emendamenti o, al massimo, con qualche piccolo ritocco, in modo particolare per quanto riguarda l’emendamento Vallardi, di cui parleremo alla fine. Dunque, il testo si può considerare quasi definitivo.
Diciamo subito che c’è un po’ di Svizzera nel nuovo codice stradale italiano. Con il nuovo codice, infatti, le auto dovranno “rallentare e all’occorrenza fermarsi” quando il pedone è ancora sul marciapiede all’altezza delle strisce.
Quali sono dunque le novità più importanti? Eccole, per punti e per argomenti, seppure in maniera sintetica. Chi vuole prendere la patente, deve sottoporsi ad un test antidroga, che è obbligatorio anche per il rinnovo della patente professionale (mezzi pubblici, autobus, taxi e camion).
Dalle tre di notte scatta il divieto per i locali notturni di vendere le bevande alcoliche. I ristoranti saranno obbligati ad avere un etilometro a disposizione dei clienti, mentre negli autogrill la vendita dei superalcolici è vietata tra le 22 e le 6 del mattino.
Gli autotrasportatori e chi ha preso la patente da meno di tre anni non potranno bere alcolici prima di mettersi alla guida; in pratica il livello di alcol consentito nel sangue è pari a zero La multa prevista è da 155 a 624 euro. Anche per le minicar diventa obbligatorio l’uso delle cinture di sicurezza per tutti, in ogni caso non potranno più essere guidate da chi ha ricevuto il provvedimento di sospensione della patente.
Sempre per le minicar, sono introdotte multe salate per chi trucca il motore, per il meccanico fino a 1556 euro e per il proprietario fino a 594. Una delle novità di rilievo è che chi subisce la sospensione della patente professionale (autotrasportatore, taxi, autobus e mezzi pubblici) perché sorpreso in stato di ubriachezza o sotto gli effetti della droga, può essere licenziato dal datore di lavoro per giusta causa.
L’altra novità, da decenni in uso in Svizzera, è che la targa diventa personale, non più legata al veicolo, ma appunto alla persona, il che vuol dire che cambiando auto la targa resta uguale, dunque potrà essere applicata anche su una seconda auto, purché, ovviamente, sia una sola auto a circolare.
La notificazione della multa deve avvenire entro 60 giorni invece degli attuali 150, altrimenti dovrà essere annullata. Chi ha un reddito fino a 15 mila euro potrà pagare le multe a rate, a partire dai 200 euro in su.
Dal primo gennaio 2011 anche per i motorini da 50 cc sarà prevista una prova pratica, mentre il casco sulla bici è obbligatorio solo per i ragazzi fino a 14 anni. Chi sulla moto porta un bambino alto fino a un metro e mezzo non potrà superare i 60 km orari, mentre se il bambino ha un’età compresa tra i 5 e i 12 anni sarà necessario un seggiolino speciale. Non c’è l’obbligo di casco integrale e paraschiena.
E veniamo all’emendamento Vallardi, approvato nel testo passato al Senato ma che probabilmente alla Camera sarà o modificato o abolito. Riguarda le persone che lavorano e che hanno ricevuto un provvedimento di sospensione della patente.
Ebbene, costoro, sempre che lavorino fuori zona, possono (non è detto che venga concesso) chiedere al prefetto di poter guidare per un massimo di tre ore al giorno da casa fino al luogo di lavoro perché altrimenti subirebbero forti disagi.
Nel caso in cui la richiesta venga accolta, i tempi di sospensione della patente si allungherebbero con il recupero delle tre ore.
Come detto, il senatore Vallardi ha inteso favorire chi lavora e solo per il tragitto casa-lavoro, ma siccome per chi viene sorpreso ancora in stato di ubriachezza è previsto solo il ritiro della deroga e nessun’altra sanzione, è probabile che l’emendamento venga, come detto, modificato o cancellato. La Camera – ed eventualmente ancora il Senato – farà di tutto per accelerare l’approvazione definitiva prima dell’estate, in modo che sarà applicato subito.
Che dire come giudizio finale? Ci sono indubbiamente delle novità positive nel nuovo codice, ma il problema sta in una domanda: queste nuove norme verranno applicate da chi deve esercitare il controllo, cioè dai carabinieri e dalla polizia o resteranno lettera morta? Il problema è tutto e solo qui.