C’è un brand orologiero che dalla sua fondazione, nel 1983, si è ormai imposto a livello globale.
Due i motivi alla base della sua positiva business story: la costante sintonia con i gusti del pubblico ed il coordinamento di progetto del genio creativo Carlo Giordanetti, membro del Product & Design Committee del gruppo di Bienne.
Impossibile sbagliare la risposta: stiamo parlando di Swatch che si ripropone come esperienza di acquisto.
Ed è proprio quest’ultimo aspetto che rende questa riapertura del punto vendita una notizia da segnalare: il cliente archivia la solitudine della scelta del prodotto, per convivere da protagonista le novità tecniche, stilistiche e candidarsi a ambassador consapevole della swissness del marchio e dello Swatch che indosserà.
A confermarlo, la impostazione, il concept del nuovo shop di Lugano, nel centro cittadino della città del Ceresio, una delle maggiori capitali turistiche dell’area italofona a sud del Gottardo.
Riassumiamone gli elementi distintivi: nuovo lo store layout ed innovativo anche il design di questo punto vendita di Swatch.
Evoluta, lo anticipavamo, anche la relazione con il cliente.
Il tradizionale banco vendita è stato abolito, così come ogni barriera o distrazione architettonica al dialogo, da un lato, tra i clienti, e dall’altro con il prodotto ed il servizio del personale.
Nel nuovo store di Lugano inoltre è possibile pagare cashless in qualsiasi spazio del negozio, ormai promosso a satellite nel nostro territorio del service center globale di Swatch.
Il risultato è una esperienza di vendita reciproca ed immersiva perché condivisa tra produttore, consumatore e la infinita gamma di proposte Swatch.
Per gli incontentabili, sì ci sono anche loro, il marchio di Bienne ora propone il servizio Swatch X You, che addirittura permette a chiunque di ordinare un orologio personalizzato secondo i suoi gusti.
A collegare le nuove e le classiche produzioni della maison orologiera di Bienne resta un comune denominatore, che è bene ricordare al pubblico.
Ormai i prodotti di Swatch sono oggetti da collezione.
Ricercatissimi non più solo a Lugano, meta preferita da moltissimi clienti della regione norditaliana, ma anche ovunque nel mondo.
di Andreas Grandi