Il cantautore e musicista romano presenta nelle maggiori città italiane il suo ultimo disco di inediti
Dopo l’anteprima del 20 aprile al Fabrique di Milano e le due date romane del 26 e del 27 maggio, la prima delle quali ha fatto registrare il tutto esaurito, parte la tournèe italiana di Fabrizio Moro: “Non vedo l’ora di salire sul palco perché è la parte più bella del mio lavoro.
Due ore e mezzo di spettacolo e musica tra i ragazzi”, ha dichiarato il cantautore romano che, dopo il successo del suo ultimo album di inediti, ‘Pace’, uscito lo scorso marzo, si appresta a girare l’Italia riproponendo i brani che hanno segnato la sua carriera. Intanto l’album “Pace”, che contiene il singolo presentato in gara al Festival di Sanremo 2017 dal titolo “Portami via”, sta riscuotendo grande successo e il brano è già stato certificato oro con il video ufficiale che su Vevo ha collezionato oltre 17.960.000 visualizzazioni.
Spiegando il titolo dell’album lo stesso autore ha dichiarato: “‘Pace’ è una condizione che ricerco da un bel po’ di tempo ma non la riesco a trovare, perché sono una persona piuttosto combattiva e competitiva.
L’ho detto tante volte: la pace è una visione un po’ utopica della vita, per lo meno se sei una persona abbastanza ambiziosa e competitiva; magari la trovo nelle cose semplici, in un bicchiere di vino con un amico, nelle piccole cose di tutti i giorni, come stare con mia figlia, ma come condizione generale ancora no, non posso dire di averla trovata”. E sembra che proprio la piccola Anita sia la musa ispiratrice del brano sanremese: “Mi è stato ispirato da lei che, a solo 4 anni e inconsapevolmente, è stata l’essere umano che mi ha aiutato di più. E’ dedicata a lei”, racconta con un pizzico di orgoglio e dolcezza insieme.
Questo nuovo tour rappresenta una tappa fondamentale per l’artista romano che, all’età di 42 anni e dopo 10 anni dalla sua vittoria al Festival di Sanremo con il brano ‘Pensa’, sente sempre più urgente il bisogno di parlare di sé e di comunicare i suoi pensieri e la sua crescita al suo pubblico: “Questo è il tour più importante del mio percorso fino ad oggi.
Ci saranno due ore e mezzo di concerto dove proporremo oltre a tutti brani nuovi dell’album ‘Pace’, tutti gli altri brani che ci hanno accompagnato in questi anni di percorso; dalla pubblicazione di ‘Pensa’ (2007) fino ad oggi sono passati 10 anni, quindi due ore e mezza di concerto alle volte mi sembrano anche strette, io suonerei ancora di più. L’appuntamento di Roma è forse il più importante, intanto perché è lo spazio più grande dove suoniamo.
Io parlo sempre al plurale perché lavoro con gli stessi musicisti ormai da diversi anni, quindi mi sento più il cantante di una band che un autore solista. In realtà l’ansia svanisce piano piano perché negli anni siamo partiti da posti in cui suonavamo davanti a 150 persone. L’importante è far finta di avere sempre lo stadio davanti e dare sempre il massimo.
La parte più importante del mio lavoro è il live. Infatti invito sempre i ragazzi a vedere il concerto perché attraverso i live puoi apprezzare o disprezzare un artista a 360 gradi. Però anche i videoclip, le interviste, gli album in studio, è tutto molto importante, non bisogna lasciare nulla al caso, anche se girare un videoclip non è la parte del mio lavoro che amo di più, infatti non compaio spesso”, conclude l’artista che ha fatto della sua passione per la musica un modo per parlare di tematiche come la mafia, il carcere e storie di vita reale come la drammatica vicenda di Stefano Cucchi; non a caso molti suoi brani sono stati utilizzati come colonne sonore per campagne sociali, serie e programmi TV.