Grecia: così il premier Alexis Tsipras ha annunciato le dimissioni
Il popolo deve tornare a decidere. Con queste parole il premier greco Alexis Tsipras ha annunciato le sue dimissioni innescando il meccanismo costituzionale delle elezioni anticipate. Tsipras, la scorsa settimana, in un discorso in diretta televisiva alla nazione, ha dichiarato di considerare ormai esaurito il mandato ricevuto il 25 gennaio scorso dal popolo greco.
“Tra breve incontrerò il presidente della Repubblica per ratificare le mie dimissioni e quelle del governo, ha spiegato il premier greco. Il mandato che mi era stato affidato il 25 gennaio è giunto al termine e dobbiamo rimettere al popolo la volontà di decidere. Con il vostro voto dovrete stabilire se abbiamo rappresentato in maniera legittima il paese nel corso dei negoziati con i nostri creditori. Giudicherete voi se l’accordo sul piano di salvataggio possiede le condizioni per superare la crisi e contribuire a rilanciare l’economia e se questo accordo ci aiuterà a porre fine alle misure di austerità”.
La decisione di Tsipras giunge in un momento assai delicato in cui il leader della sinistra greca sta affrontando una irriducibile fronda interna al suo partito Syriza proprio riguardo alle misure di austerità chieste dai creditori internazionali per concedere un nuovo massiccio piano di salvataggio del valore di 86 miliardi di euro. Con una sorta di referendum, Tsipras affida alle urne la valutazione del suo operato e di quello del suo esecutivo.
Fonti di governo hanno riferito che la data più probabile per le elezioni anticipate sarebbe il 20 settembre prossimo. La Grecia ha subito avviato la proceduta costituzionale in vista delle elezioni anticipate determinate dalle dimissioni rassegnate dal premier Alexis Tsipras. Il capo dello Stato Prokopis Pavlopoulos ha affidato a Vaguelis Meimarakis, dirigente del partito di opposizione Nuova democrazia, il tentativo di formare un governo di coalizione.
Secondo quanto previsto dalla Costituzione ellenica, infatti, le dimissioni del governo innescano la procedura dei cosiddetti mandati esplorativi. I tre maggiori partiti rappresentati in Parlamento, sulla base del numero dei deputati eletti, vengono chiamati uno dopo l’altro a tentare la formazione di un nuovo governo nello spazio di tre giorni. Se la ricerca di una maggioranza alternativa dovesse fallire, l’ipotesi più probabile nel quadro politico greco attuale, il presidente della Repubblica convocherà le elezioni legislative anticipate. Come previsto, e auspicato, dalla spericolata scommessa lanciata da Tsipras.
Leiki Anotita: nuovo gruppo parlamentare
I ribelli di Syriza, il partito di governo in Grecia, hanno fondato un nuovo gruppo parlamentare, Leiki Anotita (Unità popolare), e si preparano a varare un nuovo partito in vista del voto anticipato che si terrà probabilmente a settembre. Tra i 25 deputati ribelli del nuovo gruppo non ci sono né l’ex ministro delle Finanze Yanis Vaorufakis né la presidente della Camera Zoe Konstantopulou, scrive la stampa greca. Entrambi, insieme a circa un terzo dei deputati di Syriza, avevano votato contro il pacchetto di riforme concordato dal premier Alexis Tsipras con i leader Ue in cambio di un nuovo pacchetto di salvataggio, il terzo, da 86 miliardi di euro.
La stampa greca scrive che il nuovo partito sarà guidato dall’ex ministro dell’Energia Panagiotis Lafazanis, che si opposto con forza al salvataggio. Il nuovo gruppo parlamentare diventa la terza forza nel parlamento greco, dopo Nea Demokratia, il partito conservatore che a gennaio ha ottenuto 76 seggi. Il suo leader Vangelis Meimarakis, in qualità di capo della seconda forza politica del Paese, ha ricevuto dal presidente Prokopis Paulopoulos il mandato per formare un nuovo governo entro tre giorni. Ma gli osservatori affermano che non ha i numeri e che le elezioni, probabilmente il prossimo 20 settembre, sono inevitabili.
Askanews