Nella frenesia da campagna elettorale il PPD è rimasto fedele al suo tema tradizionale: la famiglia
I temi in quest’anno elettorale – il franco forte, l’uscita dal nucleare, la migrazione – hanno dominato nelle strategie dei partiti svizzeri. Il PPD ha affrontato al congresso nazionale di Wil (SG), sì l’attualissima questione del franco forte, ma ha dedicato i lavori interamente a favore della famiglia, cardine dell’azione politica in vista delle elezioni federali del 23 ottobre. Nel suo intervento al congresso il presidente nazionale Christhope Darbellay ha aperto ufficialmente la campagna elettorale basata sul tema della famiglia: “Le famiglie sono il cuore della nostra azione politica perché esse sono l’incarnazione dei nostri valori, il rispetto, il consenso, la responsabilità e la solidarietà”. I delegati hanno approvato all’unanimità la risoluzione “Rinforzare la famiglia” pretendendo che sia soprattutto lo Stato a sostenere le famiglie.La lista delle richieste è abbastanza lunga, poiché le famiglie hanno bisogno di tempo, di soldi e di infrastrutture. Il PPD esige nella risoluzione un congedo non retribuito di sei mesi per madri e padri e la sostituzione del corso di ripetizione militare (CR) con un congedo paternità. Anche le imprese dovrebbero impegnarsi a offrire modelli di lavoro favorevoli alle famiglie. Per assicurare i redditi delle famiglie, il PPD chiede prestazioni per i figli e una detrazione dalle tasse per ogni figlio non ancora soggetto all’obbligo scolastico. Mentre con mezzi statali si dovrebbe forzare il reintegramento professionale dei genitori dopo la fase familiare. In quanto a infrastrutture, il PPD menziona strutture diurne nelle scuole, l’introduzione generale degli orari fissi e l’assistenza per i bambini con sfondo migratorio nei doposcuola, per garantirne l’immediata integrazione sociale. Il PPD ha però tralasciato di calcolare le conseguenze finanziare per lo Stato e per l’economia. Nel suo intervento la Consigliera federale Doris Leuthard ha dato una vaga indicazione sui costi, chiedendosi se gli investimenti annui di 700 milioni per l’esercito, siano più importanti per la società. In difesa delle famiglie il PPD è sceso in campo anche lanciando due iniziative popolari. Una “Per il matrimonio e la famiglia” che chiede di eliminare gli svantaggi per le coppie sposate, rispetto alle persone che scelgono altri modi di vita. L’altra in sostegno della famiglia che chiede di esentare dalle imposte gli assegni per i figli e gli assegni di formazione. Al congresso Darbellay ha espresso soddisfazione per gli attuali risultati della raccolta firme, che confermerebbero l’interesse dei cittadini elvetici sul tema della politica familiare.
Gaetano Scopelliti