La Roma in vetta, l’Inter alla pari con la Juventus, frenano Fiorentina e Milan, al Genoa il derby
Il primo scontro di cartello tra Inter e Juventus (1-1) ha ridato al campionato una squadra interista rinata. Mazzari ha in mano una squadra solida e intelligente nel interpretare le sue idee. Il tecnico ha recuperato giocatori come Alvarez, Jonathan e ha dato un’impronta chiara: solido lavoro difensivo e ripartenze. Il gol di Icardi è stato un limpido esempio della filosofia di Mazzarri. Dove arriverà l’Inter è ancora presto per dirlo, ma di certo è competitiva e perderà poche partite. La Juventus ne ha avuto un primo assaggio. Ha patito il gioco dell’avversario e ha dovuto rimediare allo svantaggio tirando fuori tutte le sue qualità. La Juventus non ha giocato bene, in una partita intensa, ma poco spettacolare, dove entrambe si sono annullate. Sarà ancora dura batterla, ma a Conte non è sfuggito il fatto, che le rivali si siano avvicinate.
È il Napoli (2-0) a uscire rafforzato dalla terza giornata, piazzando il primo allungo sulla Juventus. Benitez al contrario di Conte fa turn over in vista della Champions League e lascia Hamsik e Callejon in panchina. Ha sofferto per più di un’ora, il Napoli rivoluzionato, contro l’Atalanta ben disposta in campo e in grado di reggere l’incontro contro il più quotato avversario. Sarà un caso, ma il Napoli sblocca il risultato dopo l’ingresso di Hamsik e Callejon. Un’azione dello slovacco mette in apprensione la difesa atalantina, il pallone finisce a Higuain che piazza un diagonale imprendibile. La rete che chiude l’incontro la sigla Callejon. La Roma (1-3) vince la terza partita consecutiva sul campo del Parma ed è in vetta insieme al Napoli. I giallorossi rimontano lo svantaggio con autorevolezza. Il Parma ha fatto soffrire la squadra di Garcia giocando un ottimo primo tempo, chiuso in vantaggio, ma che non è bastato per vincere. Nella ripresa la Roma gioca da grande squadra e ribalta con Florenzi, Totti e Strootman. Per la Roma si aprono nuove prospettive, perché il processo di crescita iniziato da Garcia sembra funzionare. Ora la conferma nel derby.
Il Milan (2-2) barcolla contro il Torino e si salva con molta fortuna al 97’ grazie al rigore di Balotelli, infallibile dagli undici metri. Brutta prestazione della squadra di Allegri. Kakà all’esordio non ha inciso e la difesa ha ancora dimostrato tutta la sua fragilità. Questo Milan non incute paura ed è già a cinque punti dalla vetta. Il Torino avrebbe meritato la vittoria. I granata hanno imbrigliato i giocatori di classe del Milan e hanno colpito con la velocità di Cerci. Alla fine resta il rammarico di non essere riusciti a difendere il vantaggio, non solo per le dubbie decisioni arbitrali, ma anche per le ingenuità dei granata: Pasquale ha regalato il rigore (netto) su Poli. Al Milan restano tanti dubbi: i molti infortuni (Kaka e Montolivo fuori a lungo), ma soprattutto una condizione fisica precaria e la mancanza di un gioco efficace.
La Fiorentina (1-1) fallisce l’aggancio al Napoli. I viola si fanno bloccare dal Cagliari in casa, penalizzati anche dagli infortuni di Cuadrado e Gomez e dalle decisioni arbitrali. Comunque il pari è giusto in una partita molto tattica. Molto possesso palla della Fiorentina, ma poca incisività in attacco. Merito del Cagliari, che si è chiuso con bravura e ha sfruttato la velocità dei suoi attaccanti Sau e Cossu. I sardi ci hanno creduto fino all’ultimo, rimontando con Pinilla il gol Borja Valero allo scadere. La prima stracittadina del campionato se l’aggiudica il Genoa (3-0) che umilia la Sampdoria. La squadra di Liverani si riscatta, dominando i cugini sia fisicamente sia tatticamente. Subito in vantaggio con Antonini, il Genoa è cinico in ogni occasione da gol: Calaiò e Lodi chiudono i conti nella ripresa. Sampdoria mai in partita, non ha saputo reagire e dovrà dimenticare in fretta la lezione di calcio subita, per ripartire subito.
Tre nitide vittorie per la Lazio (3-0) sul Chievo, il Verona (2-0) sul Sassuolo e il Livorno (2-0) sul Catania. A Roma un grande Candreva trascina la Lazio. Tre tiri in porta affondano il Chievo nel primo tempo, grazie al nazionale, Cavanda e Lulic. I veneti giocano meglio, ma non finalizzano quanto costruito e subiscono il colpo del ko nelle poche fiammate biancocelesti. Il Verona regola con due reti di Martinho e Romulo il Sassuolo e sale a 6 punti in classifica, mentre gli emiliani restano fanalino di coda con zero punti. Gli fa compagnia il Catania, che dopo tre giornate è la brutta copia della squadra che ha sorpreso la scorsa stagione. Il Livorno è cinico e sfrutta due occasione con Paulinho per chiudere la partita. I siciliani sono troppo rinunciatari e abbandonati dal portiere Andujar, autore di alcune papere. Due talenti del calcio italiano decidono Udinese-Bologna finita 1-1 in una partita equilibrata. Alla splendida punizione di Diamanti, risponde Di Natale con un tiro al volo su assist di Muriel.
Classifica:
Napoli e Roma 9; Juventus, Fiorentina e Inter 7, Lazio, Hellas Verona e Livorno 6, Cagliari, Milan Torino e Udinese 4; Atalanta e Genoa 3; Bologna 2; Chievo, Sampdoria e Parma 1; Catania e Sassuolo 0