Il 16 e 17 marzo scorsi, il consorzio temporaneo delle associazioni degli emiliano-romagnoli della Svizzera (Aerg, Aerb, Aert e Ferv) ha organizzato una conferenza su due date (il 16 marzo nel campus ginevrino della Webster University e il 17 marzo alla Casa del Popolo di Bellinzona) nell’ambito delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi.
Il conferenziere d’eccezione è stato il Dr. Dario De Cicco, docente universitario, maestro e musicologo (www.studiverdiani.it), che ha esposto in modo chiaro e appassionante i dettagli meno noti della vita privata e professionale del grande musicista emiliano le cui origini e affiliazioni territoriali sono tuttora contese tra Parma e Piacenza.
De Cicco, con l’ausilio di alcuni video di Youtube, ha spiegato al pubblico presente ai due appuntamenti come il “Cigno di Busseto” abbia potuto emergere dal contesto provinciale di un piccolo paese della Bassa, creare le grandi opere della maturità (dividendo la produzione musicale in due parti, prima e dopo il 1850), superare alcune tragedie familiari e dedicarsi indirettamente alla causa indipendentista italiana e, di slancio e di cuore, dedicarsi negli ultimi anni della sua esistenza a progetti filantropici i cui risultati sono tuttora tangibili (e.g., la Casa di Riposo per Musicisti “G. Verdi” di Milano).
“Dopo questa conferenza” – come ha affermato il Dr. Oreste Foppiani, presidente dell’Associazione degli Emiliano-Romagnoli di Ginevra (Aerg) – “gli emiliano-romagnoli della Svizzera aspettano tutti i melomani e fan verdiani al recital lirico del 18 aprile all’Hotel Beau-Rivage di Ginevra”. Inoltre, “invita chiunque fosse interessato al viaggio culturale dell’8-9 giugno nelle terre verdiane a prenotarsi in tempo (www.aerg.ch).
Il Passator Cortese