A due anni dall’uscita di Wrecking Ball, ritorna Bruce Springsteen con High Hopes, in vendita dal 14 gennaio!
Quest’anno sarà un anno ricco di novità musicali, alcune attese, altre saranno inaspettate. Tra le certezze di quest’anno troviamo High Hopes, l’ultimo lavoro di Bruce Springsteen appena uscito il 14 gennaio. Si tratta del 18° album in studio per il Boss, composto da un mix di cover e inediti e per il quale si è avvalso della collaborazione di Tom Morello, ex chitarrista dei Rage Against The Machine e Audioslave, in alcune registrazioni. Il disco, che per uno sfortunato errore è stato reso pubblico e in vendita per qualche ora su Amazon un paio di settimane prima dell’uscita ufficiale, è stato assemblato in diverse location, tra il New Jersey, Los Angeles, Atlanta, Australia e New York ed è stato anticipato dal singolo High Hopes, ovvero la title track. È lo stesso rocker americano che spiega il progetto e anche la collaborazione con Tom Morello, il quale ha contribuito alla rinascita del singolo di lancio, ma anche di tutto l’album, come lo stesso Bruce racconta nella lettera di presentazione del nuovo disco: “Avevo tagliato fuori dalla setlist High Hopes, una canzone di Tim Scott McConnell degli Havalinas di LA, negli anni 90. Abbiamo provato a rifarla durante le prove del tour australiano e Tom ha contribuito a farla diventare incandescente.
L’abbiamo riregistrata a metà del tour negli studios 301 di Sydney insieme a Just Like Fire Would, una canzone di uno dei miei gruppi preferiti di punk australiano, i The Saints (ascoltate I’m Stranded). Tom e la sua chitarra sono diventati la mia musa, innalzando il resto del progetto ad un altro livello. Grazie dell’ispirazione, Tom”. Springsteen ha anche fatto un regalo particolare ai suoi fan, pubblicando in streaming l’album per intero qualche giorno prima, ma la data ufficiale è stata quella del 14 gennaio. Dopo oltre oltre 120 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, il pienone dei suoi concerti, e quasi 64 anni di età, Bruce Springsteen si può permettere di fare musica con tutto ciò che lo diverte, solo per amore della musica e non per raggiungere e superare i suoi record musicali. Dopotutto si tratta di un’artista che durante i suoi concerti, che sono show musicali di ben 3 ore, riesce ad unire tre generazioni diverse di appassionati!
E lo sa bene proprio Tom Morello che ne conosce le fatiche avendo partecipato al tour australiano quando nel marzo 2013 ha sostituito Steve Van Zandt e in questo album ha preso parte a ben 8 brani su 12. “Non sono un piccolo fan di Springsteen, sono un gigantesco fan di Bruce. È un grandissimo onore aver potuto collaborare in questo modo ed essere richiesto per suonare la chitarra in canzoni che non mi sarei mai sognato di suonare. Sono felice di farlo”, ha dichiarato il chitarrista dei Rage Against The Machine e Audioslave. Nel disco Morello, oltre a suonare la chitarra, ha duettato con Bruce in The Ghost of Tom Joad. Ma trovano spazio anche Clarence Clemons e Danny Federici, scomparsi rispettivamente nel 2011 e nel 2008, in canzoni che lo stesso Springsteen definisce “alcuni dei migliori brani inediti realizzati negli ultimi dieci anni e mai pubblicati”. È chiaro Bruce quando presenta ai suoi fan il nuovo disco, ne spiega la genesi di alcuni brani chiave dell’album, come The Wall, brano che l’artista esibisce sul palco e che conserva nel cuore: “Il titolo e l’idea sono di Joe Grushecky, poi la canzone è venuta fuori quando io e Patti abbiamo visitato il Vietnam Veterans Memorial di Washington. È stato ispirato dai miei ricordi su Walter Cichon: Walter era uno dei migliori rocker del Jersey Shore, che assieme a suo fratello Ray (uno dei miei primi mentori per la chitarra) guidava i Motifs, una rockband locale che era sempre una spanna sopra a tutti. Grezzi, sexy e ribelli, erano gli eroi che volevi essere”.
Si tratta quindi di brani che il Boss ama riproporre durante i suoi concerti e ai quali ha voluto ridare una nuova vita in questo album proponendole nelle vesti in cui è solito esporle durante i suoi interminabili concerti, ma fissandole nel tempo grazie ad una buona lavorazione in studio. Ma l’essenza di questo nuovo lavoro si può facilmente coglierla nelle parole dello stesso artista, quando il Boss conclude la sua presentazione spiegando che “questa è la musica che ho sempre sentito il bisogno di pubblicare. Dai gangster di Harry’s Place, i compagni di stanza di Frankie Fell In Love, (ombre di me e Steve che facciamo casino nell’appartamento di Asbury Park), i viaggiatori nella terra desolata di Hunter Of Invisible Game, fino ai soldati e i visitatori di The Wall, sentivo che si meritassero tutti una casa e un ascolto”.