Da diversi mesi ormai i numerosi fan di Laura Pausini aspettavano l’11.11.11 per il lancio mondiale di .“Inedito”, il suo undicesimo album. Dopo tre anni dal precedente “Primavera in anticipo”, la cantante di Solarolo ha scelto di rompere il silenzio discografico. A dicembre l’artista sarà già sui palchi italiani per una mini tournée natalizia per poi fare il giro del mondo con “L’.Inedito World Tour”,. che debutterà il 22 dicembre a Milano farà tappa a Zurigo il 10 aprile 2011, mentre l’11 aprile sarà a Ginevra
di Bruno Indelicato
Laura, alla fine, non c’è l’hai fatta a rimanere a casa…
Infatti, non vedo l’ora di tornare sul palco, non ce la faccio più. Mi sono fermata per due anni e ho apprezzato le piccole cose, una dimensione che avevo assaporato quando non ero ancora famosa, quando ero ancora timida e insicura.
Che vita hai fatto in questi ultimi due anni?
Una vita normale. Sono andata a stare dai miei a Castel Bolognese, facevo colazione con mia madre, andavo in bici, vedevo i miei compagni di classe. È lì che sono nate le canzoni del nuovo album.
Sarà stata una bellissima emozione anche per tua madre riaverti in casa?
Assolutamente sì. Lei non voleva che facessi questo mestiere. Avrebbe preferito che diventassi maestra, che abitassi accanto a lei, che mettessi su famiglia. È ancora convinta che sarei stata molto più felice, forse ha ragione.
Perché “Inedito”?
L’ho intitolato così perché è stato scritto con intorno un silenzio e una tranquillità mai visti prima. Un disco in questo modo non l’ho mai scritto. Per la prima volta ho potuto preparare delle canzoni senza subire delle pressioni esterne.
L’album contiene quattordici brani. Tra questi spicca una canzone particolare, quella scritta da Ivano Fossati, “Troppo tempo”…
L’idea che un cantautore così importante abbia pensato ad una canzone per me e che abbia accettato di cantare con me, mi fa venire i brividi. È un brano che non rispecchia il mio solito stile, ma è stata una forte emozione poter cantare con lui.
Nel brano “Nel primo sguardo”, scritto da Niccolò Fabi, duetti con tua sorella Silvia. Una copia inedita anche questa. Come mai?
Da piccola costringevo mia sorella a fare la corista quando cantavo in casa. Mia sorella non fa la cantante e non ama questo mondo. È timidissima e per convincerla ho dovuto fare i salti mortali. Ma alla fine è uscita una bellissima canzone.
Ti seguirà anche nel tour Silvia?
Gliel’ho proposto, ma la sua risposta è stata un categorico no.
“Ti dico ciao” l’hai scritta per un amico che non c’è più, vero?
Si, per il mio migliore amico Giuseppe. Non amo però parlare di questa canzone con la quale ho voluto semplicemente dirgli addio.
Il disco è stato anticipato dal primo singolo “Benvenuto”. A chi dai il benvenuto?
“Benvenuto” l’ho scelto io come singolo, volevo dedicarlo alle persone sincere che non pensano solo ad apparire in modo giusto e perfetto ma che sono sempre oneste. È una canzone ottimista, non malinconica, il singolo volevo che fosse energico e gioioso. So che a molti giornalisti non è piaciuta come canzone, pazienza.
Per la parte suonata l’album vanta la partecipazione della Royal Philarmonic Orchestra…
Sì, in “Come vivi senza me” e “Ti dico ciao”. E poi c’è anche un’altra orchestra che ho voluto coinvolgere, i Solis String Quartet che hanno suonato in “Ognuno ha la sua matita” e “Inedito”.
Il 22 dicembre parte il tuo tour europeo. Che spettacolo ci aspetta?
In dicembre farò solo un minitour. Il vero tour europeo partirà proprio da Zurigo il 10 aprile del prossimo anno. Fino adesso ho fatto solo dei concerti. Ora vorrei fare un grande spettacolo. La tournée si svilupperà in 21 date che toccheranno le principali nazioni del vecchio continente e le grandi capitali. Lo spettacolo sarà confezionato da veri professionisti del settore e ci saranno anche sei ballerini con le coreografie curate dal celebre Nikos Lagousakos. Ma non vorrei svelare tutto…