Il secondo sondaggio dell’istituto di ricerca gsf.Berna rivela un altro aspetto su due temi in votazione il prossimo 23 settembre
Tre settimane fa l’iniziativa popolare “Protezione contro il fumo passivo” sembrava avere l’appoggio della maggioranza degli elettori. Oggi non dovrebbe essere più così e si va verso il no. Soltanto il 41 percento (-18) degli interrogati afferma che voterebbe sì o tendenzialmente sì all’iniziativa, mentre i contrari sono il 52 percento (+13) e gli indecisi sono il 5 percento (+2). I fautori sono calati del 18 percento e il loro vantaggio si è dissolto come il fumo nell’aria. Il direttore di gfs.Berna, Claude Longchamps, spiega il calo vistoso: “Questa iniziativa viene vista come una forzatura, nel volere cambiare la legge federale in vigore soltanto da due anni. Troppo per l’elettorato”. Questo è il punto debole dell’iniziativa, su cui i contrari si sono concentrati nella loro campagna. Rispetto alla legge federale in vigore, l’iniziativa propone che in tutta la Svizzera non vi siano più ristoranti gestiti come locali per fumatori e sarebbero ammesse solo sale fumatori senza servizio. Il fumo sarebbe bandito pure da tutti gli spazi di lavoro. È dunque improbabile che nell’ultima settimana prima del voto si possa invertire la dentenza. Il Consiglio federale è contrario all’iniziativa.
Per l’altra iniziativa popolare “Sicurezza dell’alloggio per i pensionati” i giochi non sono ancora fatti. I contrari rispetto a un mese fa hanno diminuito lo svantaggio. Dal sondaggio emerge che una maggioranza relativa del 46 percento (-9) voterebbe sì, mentre il no è salito al 35 percento (+10). La quota degli indecisi resta alta al 19 percento (-1). Le posizioni degli elettori sull’esenzione ai pensionati dell’imposta sul valore locativo a determinate condizioni non sono ancora definite, ma secondo gfs.Berna, l’andamento sta andando verso il no. Gli argomenti degli iniziativisti sono ancora maggiori, ma le decisioni politiche sono sempre un voto di testa o di pancia. La pancia in questa votazione incerta potrebbe spingere l’elettorato a pensare che non bisogna privare stato e cantoni di certi introiti, circa 250 milioni per la Confederazione. Il Consiglio federale e i Dicasteri cantonali delle finanze sono contrari all’iniziativa dell’Associazione Svizzera Proprietari Fondiari (HEV), la quale provoca innanzitutto delle ingiustizie fra le diverse categorie di proprietari, andando a favorire i pensionati a scapito di giovani proprietari di alloggi.
Si va verso un plebiscito per quel che concerne l’appoggio al decreto federale musica, sulla promozione della formazione musicale dei giovani che ne vuole fare un dovere costituzionale. Il secondo sondaggio ha addirittura rafforzato il sì con il 73 percento (+5) delle persone interrogate. I contrari sono scesi al 17 percento (-6), mentre gli indecisi sono il 10 percento (+1). Il controprogetto all’iniziativa popolare “Gioventù & musica” non può fallire, anche perché gli elettori dei cinque grandi partiti sono in maggioranza per il sì e i due partiti che si sono espressi per il no (UDC e PLR) non trovano maggioranze nei loro elettori.