Grande successo per il primo tour negli stadi del cantautore bolognese
“Quello che porto in scena durante questi concerti è quello per cui ho lavorato per tutta la carriera, il punto d’arrivo che sogno da quando ero ragazzino. Anche i concerti nei palazzetti li ho sempre fatti come se si trattasse di live negli stadi”. Un sogno realizzato dunque: questo rappresenta per Cesare Cremonini il suo primo tour negli stadi, un tour che non poteva regalargli maggiori soddisfazioni.
Anticipato da una data zero a Lignano, il ‘Cremonini Stadi 2018’ si è rivelato un grande successo per il cantautore bolognese che è riuscito a riempire lo Stadio di San Siro, tempio del calcio ma anche degli spettacoli musicali che contano. Un sold out ripetuto anche al Dall’Ara, nella la tappa bolognese del tour per il ‘gran concerto in casa’ che per il cantautore non può che essere un fiore all’occhiello. “Sono arrivato negli stadi e ho tutta l’intenzione di rimanerci, anche perché mi ci sono trovato subito a mio agio. Anni fa ho scelto la strada dei grandi eventi live, senza però venire mai meno alla centralità delle canzoni. Il palcoscenico è qualcosa che nessuno ti insegna, ma che ad un certo punto cominci a desiderare per una necessità di rendere felice qualcuno, mostrando quello che sai fare meglio”, ha confidato Cremonini che ‘in un abbraccio al pubblico lungo tutto il tour’, racchiude vent’anni di canzoni e di carriera discografica.
“Faccio concerti perché faccio i dischi e cerco di fare dei grandi tour dopo aver pubblicato grandi album. Anche negli stadi resto sempre un autore di canzoni, che lavora con tanto sacrificio. Fare un grande spettacolo non significa mettere da parte il lato artistico o discografico, ma è piuttosto la ciliegina sulla torta di tutto il lavoro fatto prima”. Sul palco a forma di abbraccio sul quale il l’artista bolognese non si è mai risparmiato correndo, cantando e suonando, si è ‘sentita’ scorrere tutta la carriera dell’ex leader dei Lunapop, con uno show di luci ed emozioni di due ore e più ad infervorare i fans di ogni età, dai giovanissimi, alle mamme e papà che per una sera sono tornati ragazzi insieme ai figli sulle note di ‘50 Special’, il singolo che ormai 19 anni fa lanciò la carriera di Cremonini.
Una scaletta di 23 brani tra pezzi ‘storici’ che sono ormai entrati di diritto nel patrimonio collettivo della musica pop italiana (come ‘Un giorno migliore’, ‘Vieni a vedere perché’, ‘Marmellata#25’, ‘PadreMadre’, ‘Mondo’, ‘Il Comico’, ‘Logico’, ‘Buon Viaggio’, ‘Una come te’) e nuovi successi come ‘Poetica’, ‘Kashmir-Kashmir’ e ‘Nessuno vuole essere Robin’, tratti dall’ultimo album ‘Possibili Scenari’, un disco ricchissimo e poliedrico. I quattro concerti del ‘Cremonini Stadi 2018’ segnano una svolta fondamentale nella lunga carriera di Cremonini il cui percorso, cominciato all’insegna dei successi e dei grandi numeri con i Lunapop, seguiti poi dalla scelta solista e dalla carriera live, rappresenta un unicum nel panorama della musica pop italiana.
Guadagnando consenso e pubblico disco dopo disco, l’artista bolognese ha intrapreso un viaggio che ha trovato nell’ultimo album la chiusura del cerchio aperto nel 2002 con ‘Bagus’ e di cui questo tour negli stadi è il naturale sbocco, anzi, proprio per citare il cantautore bolognese, ‘il punto d’arrivo che sogno da quando ero ragazzino’.
foto: Ansa